Ultras granata, tutta un’altra partita… VIDEO – HIGHLIGHTS

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Superati i commenti su partita e risultato, chi era all’Arechi avrà saputo valorizzare quanto di positivo gli spalti hanno saputo regalare: molti dei circa 13 mila spettatori erano composti da nuclei familiari giunti allo stadio per le ultime ore del 1 maggio. Donne e bambini che, oltrepassando lo stereotipo stadio=violenza, hanno ‘ingentilito’ i mariti/papà e colorato ancor di più una serata che, comunque, sulle gradinate è restata eccitante. Anche perchè la Curva Sud Siberiano aveva dato dimostrazione del suo grande cuore dedicando coreografia, applausi, cori e raccolta-fondi al piccolo Genny, bambino impegnato in una gara ben più importante. Tanto  che per qualche minuto – potere della mentalità Ultras – la rivalità e l’acredine tra le due tifoserie hanno lasciato spazio ad una nobile e condivisibile comunità di intenti nei riguardi di un interesse superiore: in contemporanea, i supporters del Frosinone hanno onorato Genny con i loro messaggi, evidentemente voluti, studiati e preparati giorni prima. E giù applausi a vicenda. Riposti gli striscioni si è però subito tornati ai cori per le rispettive squadre e contro ‘gli altri’. Tutto coerente per chi allo stadio va da 30 o 40 anni e ricorda le epiche sfide nella ‘eterna’ serie C. Diffiicile però da spiegare a quelle mogli e a quei figli disorientati…

L’altra bella pagina l’ha scritta, ancora una volta, la Curva Sud: capito subito che partita sarebbe stata, ha onorato la fede granata cantando a squarciagola fino al 90esimo, al di là del risultato. Non per Bollini, Coda o Bittante ma per la Salernitana. “Riconoscevamo la maglia, non chi la indossava”, diceva il Siberiano…

Curva sud per Genny

Striscioni tifosi Frosinone per Genny

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Pubblicato da U.S. Salernitana 1919 su Lunedì 1 maggio 2017

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