MARINA D’ARECHI. DE LUCA ANNUNCIA: “A FINE ANNO I LAVORI PER L’OPERA DI CALATRAVA CHE SARÀ MODIFICATA. ACCORDO CON GESAC PER SVILUPPARE L’AEROPORTO”. GALLOZZI: “UN PORTO COSTATO 85 MILIONI”- 2 VIDEO

0

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, inaugura il 2° Salerno Boat Show all’interno del Marina d’Arechi, il porto turistico più grande del Mediterraneo che, da sindaco di Salerno, volle per la riqualificazione ambientale della litoranea. A distanza di 10 anni, spiega il senso di quella scelta. Seduto tra Boccia (Presidente Confindustria) e Spirito (Presidente Autorità di Sistema Tirreno centrale), guarda Agostino Gallozzi e dice: “Il Marina d’Arechi è stato un atto di coraggio straordinario da parte dell’imprenditore privato. Dieci anni fa, quando siamo partiti, c’era un clima diverso nel Paese, poi quando si è realizzato l’intervento, siamo entrati nel periodo più difficile e critico della nautica in Italia, settore distrutto dalle cervellotiche decisioni del Governo-Monti. Ci sono voluti coraggio, tenacia, resistenza per mantenere vivo questo progetto. Ma questo intervento è un tassello del sogno salernitano, un pezzo della trasformazione urbana e del destino produttivo della città. Allora a Salerno era saltato tutto il settore industriale e produttivo tessile, chimico, ceramico, alimentare… Di cosa avrebbero dovuto vivere le generazioni future? La nostra risposta è stata la costruzione della città turistica, dell’accoglienza, che sapesse valorizzare l’economia del mare e le sue eccellenze. Quindi abbiamo dato il via alla grande trasformazione urbana, dal centro storico alla litoranea. Il porto si inserisce in questa logica. Salerno non è Napoli, Roma , Firenze, Venezia: non ha un grande patrimonio artistico e culturale su cui poggiare i progetti di sviluppo. C’è però un campo in cui possiamo essere i primi in Italia perché dipende da noi, non dalla storia: quello della grande architettura contemporanea e della grande trasformazione urbana. Oggi Salerno è, insieme con Milano, l’unica realtà urbana che si sta trasformando sulla base di un disegno consapevole. Anche questo porto doveva allora avere il segno della grande architettura contemporanea: questo porto avrebbe dovuto entrare nel circuito di turismo culturale della città per attrarre visitatori al di là della nautica. Per questo abbiamo chiamato, d’accordo con l’investitore, Santiago Calatrava che ha immaginato questa infrastruttura in dialogo con Piazza della Libertà, impreziosita dal Crescent che resta, a mio parere, uno dei progetti di architettura contemporanea più belli d’Europa. Grandi opere di livello assoluto per proporsi al mondo intero: Salerno ci sta riuscendo. L’obiettivo interno è creare lavoro e identità moderna, europea, vera: qui sono già 50 gli assunti a tempo pieno. Allora completeremo l’intervento con l’opera di Calatrava seppure rivista e modificata: ne discuteremo con l’architetto. A fine anno inizieranno i lavori. Per il resto il Comune riqualificherà la litoranea e sarà attentamente valutata l’ipotesi progettuale del Coni di completamento del Palazzetto dello Sport per la costruzione di una vera e propria cittadella. La litoranea sarà, così come da modifica del Prg, dedicata alla ricettività turistica con la costruzione di altri alberghi in aggiunta a quelli presenti in città. Altro elemento decisivo sarà l’accordo con Gesac per un aeroporto finalmente internazionale con l’allungamento della pista. A quel punto Salerno, con il porto commerciale dall’imboccatura allargata, l’escavo e con il molo Manfredi allungato capace di ospitare fino a tre navi da crociera contemporaneamente, con due porti turistici, con un polo annonario, con una metropolitana allungata di sicuro fino all’aeroporto (poi vedremo se prolungarla ulteriormente) e con l’alta velocità, sarà una delle città più infrastrutturale d’Italia. Forse al pari solo di Genova”.

Gallozzi –  Il Presidente del Marina d’Arechi, Agostino Gallozzi, presentando il 2° Salerno Boat Show, da padrone di casa dice: “Questo porto nasce contro le lamentazioni. 10 anni fa si diceva che in città non c’erano posti barca, ne abbiamo creati mille. Questo porto è il luogo della passione per il mare, per la nostra Salerno, per la determinazione a fare. L’investimento è stato di 85 milioni, realizzato nel momento più difficile dell’economia mondiale. 340mila metri quadrati di specchio acqueo per un totale di 400mila metri quadrati di recupero di un’area, allora, fortemente degradata”.

Condividi.

Lascia un commento