Efferata banda sequestra, picchia e rapina famiglia. Polizia cattura un napoletano

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Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rimini nella giornata di ieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Rimini, hanno arrestato un napoletano 33enne, responsabile dei reati di rapina pluriaggravata e lesioni aggravate commessa lin maggio nei confronti di una famiglia residente nel riminese all’interno della propria abitazione.
Ecco la ricostruzione dei fatti della rapina fornita dalla Questura: “Dopo un sopralluogo effettuato negli istanti immediatamente successivi al fatto, personale della Polizia di Stato ha accertato che poco prima, mentre si trovava in salotto al primo piano del proprio casolare, ove si è addormentato davanti alla TV, il capofamiglia è stato bruscamente svegliato dall’irruzione di quattro malviventi, due dei quali travisati e due a volto scoperto. Uno dei quattro, brandendo in mano un grosso cacciavite, gli ha intimato di non agitarsi e, condotto nella camera da letto di una delle figlie, gli ha sottratto il portafogli che custodiva nella tasca posteriore dei pantaloni. Gli altri componenti il gruppo, dividendosi, hanno invece raggiunto le altre stanze da letto locate sullo stesso piano: dopo avere svegliato bruscamente entrambi i ragazzi, li hanno radunati insieme al padre, ove rimaneva a loro guardia almeno uno dei malviventi, alternandosi, mentre gli altri rovistavano in tutta la casa. In quelle fasi, una delle residenti ha tentato una reazione, mordendo con forza un dito della mano di uno dei malviventi che teneva la mano sulla bocca per impedire di urlare, mentre con una mano ha stretto con forza i genitali di un secondo malvivente, il quale non ha esitato a colpirla con violenza al capo con una barra di ferro che portava al seguito, quasi certamente un piede di porco, provocando una vasta ferita (per la quale poi, al termine dell’azione delittuosa, i medici del 118 intervenuti sul posto, hanno dovuto praticare le necessarie cure). Mentre almeno uno dei malviventi continuava vigilare il gruppo familiare radunato in un’unica stanza anche sotto l’intimidazione di due grossi coltelli prelevati dalla cucina, gli altri complici hanno iniziato a rovistare l’interno dei locali situati al primo piano del casolare, asportando denaro contante per un totale di circa 400, euro custoditi, in parte, all’interno della borsetta, dalla quale risultava altresì prelevata la sua copia del mazzo di chiavi di casa e del locale ove prestava attività lavorativa, mentre il resto nelle altre stanze del piano. Quindi, dopo avere devastato la casa ed essersi limitati ad impossessarsi del denaro contante i quattro hanno preso le chiavi dell’autovettura, lasciata la sera precedente parcheggiata nell’aia sottostante l’abitato, per poi fuggire a bordo della stessa. Gli accertamenti effettuati dal personale della Polizia scientifica e la successiva attività investigazione da parte del personale della Squadra Mobile ha consentito di identificare e arrestare uno dei quattro autori della efferata rapina. I rilievi effettuati dagli specialisti della Polizia Scientifica sui due coltelli da cucina, armi queste utilizzate per compiere il delitto, hanno consentito infatti di raccogliere elementi per poter proseguire le attività di indagine con metodi tradizionali e con l’ausilio della strumentazione tecnica. Gli uomini della Mobile dopo articolati servizi di appostamento sono riusciti a individuare il covo che l’uomo, sentendosi braccato dalla Polizia di Stato, si era reso irreperibile: l’uomo infatti è stato arrestato mentre dormiva all’interno di un garage posto al piano terra di una palazzina in zona Rivazzurra.
In mattinata l’uomo è stato quindi arrestato e condotto presso la locale casa circondariale, dove è a disposizione dell’Autorità giudiziaria”.

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