Islamiche velate e con ‘cintura’ sul traghetto. I Carabinieri controllano, l’assessore si scusa

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Islamiche con capo e spalle coperti dal velo (hijab) salgono sul traghetto ‘Rosa D’Abundo’ della Medmar che collega Ischia con Napoli. Alcuni passeggeri notano un rigonfiamento circolare al di sotto della vita ed avvertono il Comandante, che evidentemente della sicurezza a bordo è il responsabile, il quale segnala precauzionalmente l’evenienza ai carabinieri. Il Traghetto parte ma a Procida i militari salgono a bordo ed intervengono come da protocollo. La ‘cintura’ è risultata poi essere una spessa fasciatura medicale necessaria a causa di un intervento chirurgico subito. Le donne (sorelle) sono risultate in regola ed hanno potuto proseguire il viaggio. Ripartito il traghetto della Medmar, si sono sviluppare le polemiche, accese da un post dell’assessore alla cultura del Comune di Ischia, Salvatore Ronga:  “Alle signore che, solo per il fatto di indossare il velo, hanno dovuto subire una perquisizione, in una circostanza che non si può far rientrare in quella necessaria dei normali controlli, ma che si deve al diffuso clima di allarmismo, vanno le mie scuse personali come ischitano e come assessore alla Cultura del Comune d’Ischia. Abitiamo su un’isola che deve le sue fortune allo spirito di accoglienza e di ospitalità – ha proseguito Ronga – doni ricevuti in eredità, doni preziosi da preservare con tutte le nostre forze, soprattutto in questo tempo presente”.

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