Firenze, scoop del Corriere: spunta la foto del Carabiniere che consuma il rapporto sessuale

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Si fa pesante la posizione dei due Carabinieri accusati di violenza sessuale da due studentesse americane a Firenze. Il Corriere.it (www.corriere.it) fa lo scoop e riporta la notizia di una foto scattata con il cellulare da una delle due donne mentre si stava consumando il rapporto sessuale di cui ha accusato uno dei due militari. La ricostruzione del Corriere.it è dettagliata. Nella immagine si vedrebbero particolari schiaccianti: la fondina, la pistola, una parte di divisa, una parte di corpo dell’uomo. L’immagine è un macigno, immortala l’ora ed il giorno. L’uomo sarebbe lo stesso che, scoppiato il caso (anche mediaticamente), si è fatto accompagnare dal suo avvocato in Procura per una deposizione spontanea. Carabiniere scelto, capopattuglia, circa 40 anni, padre di un bambino, si è ‘difeso’ attribuendo il carattere di consensualità a quel rapporto. Probabilmente sarà questa la tesi anche dell’altro militare. In effetti le perizie dei medici confermano che non risultano segni di violenza fisica. Punti, però, che non scagionerebbero: «Non ci sono segni di violenza semplicemente perché non era in grado di capire niente, non stava in piedi» rivela al Corriere.it l’avvocato di una delle due. Tanto che, sempre secondo la fonte, una giovane non sarebbe stata manco in grado di affermare con precisione di aver avuto un rapporto sessuale (poi però confermato dalle indagini ospedaliere) mentre l’altra, seppure ubriaca era comunque in grado di comprendere quel che le accadeva, tanto da aver scattato la foto. I test medici avrebbero infatti accertato che le ragazza avevano assunto molto alcool. Il Corriere.it ricostruisce quindi una dinamica dei fatti che, se confermata, rappresenterebbe un altro indizio della tesi secondo cui i Carabinieri avrebbero abusato della inferiorità psichica delle due. Parrebbe che, giunti con l’auto di servizio nei pressi del palazzo e verificata la difficoltà di una a stare in piedi, un militare si sia offerto di accompagnarla in ascensore (dove avrebbe abusato di lei) mentre l’altro avrebbe assistito l’altra a piedi e per le scale, abusando di lei davanti alla porta dell’ingresso. Entrate poi nell’appartamento condiviso con altre studentesse, la più giovane sarebbe svenuta e l’altra avrebbe raccontato la sua versione dei fatti. Da qui le telefonate ad ambulanza e Polizia. Una ragazza ubriaca al punto tale da non riuscire a opporre resistenza né ad urlare, pur consapevole di quanto di terribile le sta accadendo può avere la lucidità, mentre è abusata, di prendere lo smartphone, impostare la modalità-foto e scattare? Perplessità a cui l’indagine dovrà fornire una risposta.

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1 commento

  1. Gregorio Pacelli. il

    Commentare? E a che serve? Importa forse a qualcuno sapere quel che io penso sulla bestialità e sulla vigliaccheria di alcuni bipedi umani? È da augurarsi che non ci venga il vomito troppo spesso.

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