Migranti, Don Mario sul business dell’accoglienza: “Non escludo l’utilizzo di strutture ecclesiastiche” – VIDEO

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Pecunia non olet. D’accordo con l’imperatore Vespasiano è Don Mario Salerno, carismatico sacerdote della parrocchia San Demetrio, una delle più popolose di Salerno. don Mario è prete di lungo corso, direttore dell’Istituto interprovinciale per il sostentamento del Clero; interpellato in merito agli ultimi episodi di violenza che, in città, hanno visto protagonisti gli extracomunitari (tanto che De Luca ha invocato il rinforzo dei Corpi Speciali), scomoda il latino per commentare le voci che vorrebbero una delle più grandi strutture ecclesiastiche del centro città adibito a centro di accoglienza. “Dove c’è business non c’è solidarietà – dice secco -. Il fenomeno migratorio è diventato occasione di commercializzazione della pelle umana e quindi di business, di affarismo che nulla c’entra con la solidarietà. L’accoglienza è sempre gratuita. Negli anni passati c’è stato un abuso del fenomeno sul quale tanti ci hanno marciato e mangiato. Allo stato non mi risulta l’esistenza di strutture, in città, pronte e disponibili a questo tipo di accoglienza, a parte quelle storicamente attive della Caritas a favore delle povertà in genere. Però non la escludo: purtroppo anche nel nostro ambito, quando c’è odore di business e di lucro non possiamo escludere nulla. In Italia esistono esempi di strutture ecclesiastiche che accolgono migranti: se ciò avviene a fini lucrativi siamo fuori dallo stile di vita evangelico”. Pecunia non olet…

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