Anpi, gli extracomunitari e il ‘modello-Napoli’: “In via Roma vendono, scappano, ritornano…” Attacco a Forza Nuova e Casapond – VIDEO

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Nel panorama di chi, fuori dai partiti, sposa e tutela le ragioni degli extracomunitari spicca l’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. L’occasione della ‘festa meticcia’ organizzata sul lungomare di Salerno è utile per comprendere, dalla voce del presidente provinciale Luigi Giannattasio, la ratio del pensiero che, sul tema della gestione delle comunità di immigrati, spinge l’associazione ad una contrapposizione di concetto nei confronti del Governatore De Luca (del Pd) e dell’Amministrazione comunale (di sinistra). Nel doveroso preambolo ideologico, Giannattasio afferma: “Per noi è doveroso stare qui. Il nostro impegno è cominciato con la costituzione dell’assemblea antifascista a Battipaglia per la pace, la solidarietà e la democrazia contro ogni forma di razzismo, fascismo, xenofobia, omofobia”. Nel merito: “Crediamo che ci sia bisogno di realizzare un processo multiculturale. La criminalizzazione di extracomunitari e di ‘non italiani’ è la battaglia della destra che cerca di aprirsi uno spazio elettorale. Il mio appello è rivolto alle forze di sinistra, di centro sinistra ed al Comune di Salerno affinché non si uniscano alla lotta di Forza Nuova, Casapound ed altri”. Smonta la tesi di De Luca (“città occupata militarmente dagli extracomunitari”): “Non è così: sono stati organizzati mercatini etnici a Roma, Torino e altrove. A Napoli l’ambulantato è una costante: a via Roma (oggi via Toledo, ndr) si trovano tanti autorizzati e abusivi che vendono la loro roba (?), che scappano, poi ritornano… Qui abbiamo il dovere di trovare una soluzione alle proposte di allocare questi venditori in luoghi dove non c’è commercio. Il processo multiculturale e di civilità che auspichiamo prevede che dobbiamo capirli e dobbiamo farci capire. Esibire i muscoli non serve a nessuno”. Per l’Anpi il rischio è alto: “Criminalizzarli – alla stregua di quanto accadde agli emigranti italiani in Svizzera o Australia – significa metterli in rapporto con la criminalità organizzata alla quale vanno invece sottratti attraverso l’individuazione delle opportune soluzioni”.

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