Cagliari come Bogotà, chili di cocaina in elicottero – VIDEO

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La Guardia di Finanza di Cagliari disarticola un traffico di stupefacenti che vedeva impiegato un elicottero per l’introduzione in Sardegna di cocaina. Effettuati, inoltre, ingenti sequestri patrimoniali. Il nucleo di polizia tributaria di Cagliari, nell’ambito dell’operazione denominata “fronte del porto”, volta al contrasto dei traffici di droga sul territorio sardo che ha portato al sequestro di 11,5 chili di cocaina ed all’arresto in flagranza di reato di tre persone, ha sequestrato un elicottero “alouette” utilizzato dai trafficanti per trasportare in Sardegna, dalla penisola, lo stupefacente. Così il Comando della GdF di Cagliari: “L’impiego del mezzo aereo doveva servire per evitare gli stringenti controlli operati dalle Fiamme Gialle negli scali portuali ed aeroportuali, ordinarie ed obbligate vie di comunicazione con il continente ma le incisive e complessissime attività investigative hanno vanificato la ‘nuova frontiera’ criminale individuando l’elicottero adibito all’illecito trasporto, atterrato e decollato non autorizzato, fuori da sedimi consentiti. Il velivolo ad ala rotante, pilotato dal pluripregiudicato L.S., 41enne emiliano, sopraggiungeva in Sardegna per portare a termine i criminosi intenti, peraltro, senza aver contattato gli organi istituzionali deputati al controllo del traffico aereo civile. Sull’uomo gli specialisti anticrimine del G.I.C.O. di Cagliari, hanno altresì concentrato accurate e parallele investigazioni patrimoniali che hanno portato all’emissione da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari del decreto di sequestro preventivo d’urgenza in relazione a beni per un valore complessivo di oltre 500mila euro tra i quali, oltre al citato elicottero, schermato tramite un trust registrato nello stato americano del New Mexico, tre autovetture e quote di due società di capitali, peraltro fraudolentemente intestate a prestanome. Il provvedimento magistratuale di sequestro di beni è stato emesso d’urgenza, in ragione del recentissimo arresto in flagranza di reato di L.S., circa tre settimane fa, in provincia di Pavia, poiché implicato anche in un rilevantissimo contrabbando di tabacchi lavorati esteri scoperto dalle Fiamme Gialle pavesi; in particolare l’emiliano, assieme ad altri due moldavi, è risultato coinvolto nella realizzazione di una vera e propria manifattura clandestina di sigarette allestita all’interno di un capannone, ubicato nel pavese, attrezzato con macchinari industriali utilizzati per la produzione e l’impacchettamento di sigarette da immettere poi sul mercato, con il sequestro di oltre 35 tonnellate di T.L.E.. Tale ultima circostanza ha portato la D.D.A. cagliaritana ad accelerare i tempi di emissione del provvedimento cautelare dei beni nella disponibilità di L.S. in maniera ‘sproporzionata’ rispetto ai propri redditi per evitare, come indicato nel decreto di sequestro, che lo stesso ormai certamente allarmato a causa della vicenda dei tabacchi di contrabbando e per le possibili conseguenze sul proprio patrimonio, potesse sottrarli per sfuggire, in caso di condanna, alla successiva confisca”.

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