VIDEO – Mobilità sbagliata per l’Università. De Maio: “Ora Lungoirno e inversione sensi di marcia”

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(Fonte: Anteprima24.it) – Il Sindaco Vincenzo Napoli e l’Assessore all’Urbanistica e alla Mobilità Domenico De Maio hanno presentato il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) redatto, su indicazione del Comune, dall’Università di Salerno – Dipartimento di Ingegneria Civile. Il lavoro è stato illustrato dal professore ingegnere Stefano De Luca. Il docente partenopeo che oramai ammette di conoscere “meglio Salerno che Napoli” non poteva, nel descrivere il presupposto su cui l’articolato studio-progetto evolve non superare, ‘demolendola’, ogni iniziativa assunta finora in tema di riorganizzazione della mobilità. Infatti parla di “assenza di intermodalità, pedonalità, ciclabilità”, di “criticità in determinate ore e negli stessi punti a causa delle soste in divieto e dell’assenza di controlli” introducendo “per limitare del 15% il volume di traffico in città” il modello di “aree di interscambio ad Arechi, Ligea, Seminario, Cernicchiara”. Soluzione che sembra andare nel senso opposto rispetto alle politiche di costruzione di parcheggi interrati in zona Crescent e piazza Cavour che invece, naturalmente, attrarrebbero macchine.
Ma questa è solo una delle incongruenze: va infatti chiarito che il pur apprezzabilissimo (nelle intenzioni) PGTU resterebbe allo stato di pura teoria se non fosse ratificato in Comune e quindi tradotto in atti dal Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) la cui adozione è obbligo di legge in assenza della quale scatterebbe lo scioglimento del Consiglio comunale (leggi qui).
Lo sforzo dell’Università – “caritatevole” secondo il sindaco Napoli – disegnando scenari rivoluzionari nei cinque comparti descritti (offerta stradale, mobilità collettiva, mobilità dolce con metro pedonali e ciclabili “interattive come esistono a Londra e a Parigi”, aree di sosta, tecnologia) e ambendo – abbastanza velleitariamente – ad incidere sui modelli culturali e comportamentali stratificati per oltre mezzo secolo (“in teoria bisognerà poter scegliere di non possedere più un’automobile”), corre il serio rischio di essere annoverato tra i più bei ‘libri dei sogni’ di questa città.
Di certo oggi ha il merito di rappresentare uno stimolo, importante, per smuovere l’assessore alla mobilità su decisioni importanti: “Stiamo verificando – dice De Maio – l’apertura al doppio senso di marcia della Lungoirno, la fattibilità del suo collegamento diretto con il lungomare e la soluzione del nodo di via Caterina/piastra Nizza con l’inversione del senso di marcia di via NizzaInoltre entro fine anno sarà pronta la piazza del Trincerone Est e subito dopo le rampe stradali che permetteranno di collegare via Cacciatore con via dei Principati”. 

Di seguito l’estratto saliente dell’intervento del professore ingegnere Stefano De Luca.

Il PGTU in sintesi – Criticità, Obiettivi, strategie e politiche di intervento.
Il sistema di trasporto della città di Salerno è caratterizzato dalle seguenti criticità prevalenti:
– Significativa domanda di spostamento in ingresso/uscita nella/dalla città di Salerno;
– rete stradale vincolata nelle dimensioni geometriche e nella topologia (poche alternative di percorso e bassa regolarità);
– caratteristiche geometrico-funzionali delle intersezioni non coerenti con gli attuali flussi veicolari;
– trasporto collettivo non coerente con l’evoluzione sociale, economica e urbanistica della città;
– scarsa integrazione modale tra le modalità di trasporto esistenti (auto-gomma; gomma-gomma; ferro-gomma; auto-ferro);
– poche alternative al modo di trasporto auto (ciclabilità, piedi e soluzioni integrate);
– offerta e organizzazione di sosta non sufficiente ma, soprattutto, senza una chiara gerarchia funzionale.

Alle criticità strutturali, tuttavia, si aggiungono criticità legate a comportamenti di spostamento che, benché tipici delle città di medie/grandi dimensioni, minano la corretta funzionalità del sistema di trasporto:
a) spostamenti in auto che avvengono per percorrenze inferiori al chilometro e che dovrebbero utilizzare differenti modalità di trasporto;
b) fenomeni di sosta illegale per più del 50% del reticolo viario principale;
c) fenomeni di sosta e fermata illegale nelle principali intersezioni della città.
In un tale scenario, il Piano Generale del Traffico Urbano definisce una strategia che, in linea con tutte le best practice europee, possa condurre la città di Salerno ad essere un città plurimodale e intermodale.

Se le parole d’ordine del piano sono ‘incremento delle alternative modali’, ‘efficientamento di quelle esistenti’ e ‘integrazione modale’, le parole chiave del piano sono
1. Sistema di trasporto stradale più efficiente
2. Trasporto collettivo urbano e extra-urbano
3. Mobilità dolce
4. Tecnologia
5. cambio di mentalità

1. Sistema di trasporto stradale più efficiente
Filosofia generale – Appare necessario “proteggere” e limitare i fenomeni di congestione nelle intersezioni e nelle direttrici più importanti e più congestionate.
Le proposte
– sono state individuate intersezioni e direttrici che richiedono particolare attenzione in termini di vigilanza;
– sono state individuate le intersezioni in cui è opportuno prevedere dispositivi per la dissuasione della sosta;
– sono state analizzate possibili soluzioni alternative riguardanti Viale Unità d’Italia, Via Vinciprova, Piazza Michele Scozia, via Irno, via Croce, via Nizza.
– Progettazione di un sistema di gestione intelligente in tempo reale delle intersezioni semaforizzate lungo la direttrice di corso Garibaldi (altezza stazione).
2a. Trasporto collettivo urbano
Filosofia generale
– ridefinire una rete di servizi chiara, schematica e facilmente comprensibile.
– Incrementare le frequenze del servizio non coerenti con un servizio urbano.
– Ridurre la lunghezza delle linee.
– Ripensare i servizi a bassa domanda e periferici con servizi di natura differente (servizi a chiamata, taxi collettivo, ecc.).
– garantire la copertura di tutte le zone a maggiore densità abitativa.
La proposta
– 7 linee principali circolari con nodi di interscambio in piazza Concordia e via Vinciprova.
– 3 linee longitudinali.
– 4 trasversali.
– Frequenza compresa tra 8-12 minuti.
– Nodi di interscambio in corrispondenza di aree di sosta.
– Priorità semaforica in corrispondenza delle intersezioni semaforizzate.
– Proteggere direttrici principali dalla sosta illegale bordo strada (concentrare controllo, sistemai di dissuasione della sosta).
– servizi Metropolitana.
2b. Trasporto collettivo Extra-urbano
Filosofia generale
– i collegamenti con i Comuni più vicini devono essere meglio supportati per disincentivare l’uso dell’auto sulle distanze minori;
– numero corse devono essere coerenti con le reali esigenze di mobilità;
– orari e frequenze devono essere coerenti con le reali esigenze di mobilità;
La proposta
– rimodulare la frequenza del servizio da/verso Comuni limitrofi;
– ridurre sovrapposizioni tra gomma-ferro.
3. Mobilità dolce
Filosofia generale
Un’alternativa all’uso dell’auto, soprattutto sulle direttrici longitudinali, possono essere rappresentate dalla bicicletta e dai piedi. Entrambe le soluzioni devono essere incentivate con infrastrutture/servizi dedicati, supporti tecnologici adeguati e da opportune di campagne finalizzate ad incrementare la percezione delle suddette modalità da parte della popolazione.
Le proposte
 Salerno@Piedi. È stato disegnato un sistema di MetroPedonale a servizio dei principali attrattori della città: percorsi pedonali per muoversi verso i principali attrattori: piacevoli, minime pendenze, protetti, segnalati e implementabili in un’unica APP.
– SalernoINbici. Sono stati individuati cinque circuiti ciclabili a pedalata normale e/o assistita (anche utilizzabili da monopattini elettrici) in sede propria e con rastrelliere ogni 500 metri. I circuiti sono integrati tra loro e integrati con il sistema delle linee TPL. È ragionevole immaginare servizi di bike-sharing a pedalata normale e assistita.
– PediBuSalerno: A partire dalla MetroPedonale, sono stati individuati percorsi PEdiBUs per favorire gli spostamenti a piedi degli studenti opportunamente supportati.
– Implementare politiche di marketing (rendere il cittadino consapevole dell’utilità di uno spostamento a piedi/bicicletta) e, soprattutto, di incentivazione alla mobilità dolce: agevolazioni in base ai chilometri percorsi a piedi e in bici (abbonamenti trasporto pubblico, sconti su TARI, ecc..)
4. Sosta
Filosofia generale – In attesa della realizzazione di nuove aree di sosta (Piazza Libertà) è necessario individuare una struttura chiara e gerarchica dell’offerta di sosta. L’utente che entra a Salerno e/o che si muove all’interno della città deve avere un quadro chiaro della posizione, del riempimento, delle tariffe e dei percorsi per raggiungere i parcheggi pubblici (ma anche privati). È, inoltre, necessario
a) limitare i tempi di ricerca parcheggio che moltiplicano le lunghezze degli spostamenti;
b) favorire la sosta in parcheggi periferici per gli utenti in ingresso in città;
c) disincentivare l’uso dell’auto per spostamenti inferiori al chilometro;
d) favorire la rotazione della sosta (per residenti e commercianti).
Le proposte
– Definizione di un’organizzazione gerarchica delle aree di sosta in parcheggi periferici, semi-centrali e centrali.
– Rimodulazione delle tariffe, ipotizzando tariffe sensibilmente crescenti tra aree di sosta periferiche e centrali.
– Realizzazione di sistemi di integrazione modale di tipo Park&Ride coordinati con il nuovo assetto del trasporto collettivo.
– Implementazione di sistemi tecnologici “avanzati” di informazione all’utenza (APP e pannelli) in grado di indicare la soluzione di sosta migliore in base alla disponibilità reale e alle esigenze dell’utente.
– Ridefinizione delle modalità di tariffazione: distinguere aree di sosta adibite a lunga sosta (tariffe decrescenti nel tempo) e aree di sosta adibite a sosta breve (tariffe crescenti nel tempo).
– Definizione di tariffe differenziate per: ‘ora del giorno’ (penalizzando le ore di maggiore afflusso/congestione); ‘residenti’ e ‘non residenti’; ‘possessori di abbonamenti al trasporto’; ‘utenti che normalmente si spostano a piedi/bici’.
– Rivisitazione della estensione di alcune ZPRU.
– Introduzione di nuove ZPRU, ovvero l’estensione della tariffazione della sosta ad aree attualmente non tariffate ma fortemente congestionate.
5. Tecnologia
Appare opportuno creare un’unica piattaforma in grado di mettere a sistema le numerose fonti di dati delle diverse componenti del sistema di trasporto. L’idea è un’unica APP che integri informazioni esistenti e rappresenti il sistema di trasporto plurimodale e intermodale della città di Salerno.
– Aree di sosta (posizione, disponibilità attuale e futura, tariffe, percorso).
– Percorsi, orari e posizione mezzi trasporto collettivo.
– Percorsi pedonale (percorso, opportunità lungo il percorso e tempo di viaggio) e possibili coincidenze lungo il percorso con il trasporto collettivo.
– Percorsi ciclabili (percorso, opportunità lungo il percorso e tempo di viaggio) e possibili coincidenze lungo il percorso con il trasporto collettivo.
– Gestione del sistema di park and Ride.
– Fenomeni di congestione e percorsi alternativi.
6. Cultura della mobilità sostenibile sostenibilità
C’è un problema dì lungo termine; bisogna cambiare la mentalità e la sensibilità delle persone, avvicinare le persone a comportamenti di mobilità differenti. Questo richiede uno sforzo di “Imprinting” culturale che deve portare ad un educazione sulla sostenibilità dei propri spostamenti, sugli effetti e sui benefici di uno spostamento sostenibile (piedi, bici,…).
– L’auto deve diventare la opzione ultima cui pensare.
– Bisogna ricostruire fiducia e affidabilità del sistema.

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