Guardia Costiera: si congeda l’Ammiraglio Sartorato, la ‘sentinella’ del Golfo di Napoli

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Dopo più di trent’anni di servizio nel Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, di cui gli ultimi dieci trascorsi a Napoli, il Comandante Antonio Sartorato (foto) è stato promosso Contrammiraglio e lascia la CP di Napoli per il meritato congedo. Negli anni trascorsi nell’importante porto partenopeo ha ricoperto molti incarichi dirigenziali di primaria importanza, a vario titolo connessi al settore della sicurezza della navigazione, tra i quali quello di Capo Servizio Sicurezza della Navigazione e, successivamente, quello di Capo Reparto Tecnico Amministrativo, Reparto di primaria importanza e del quale il citato Servizio costituisce articolazione, per concludere poi come Capo Servizio Supporto Navale della Zona Marittima della Campania, alle dirette dipendenze del Direttore Marittimo, incarico di elevatissimo spessore tecnico, con la responsabilità del mantenimento in efficienza dei cinquanta mezzi nautici dislocati in tutti i porti e sorgitori della Campania, di cui la CP 920 nave ‘Gregoretti’ costituisce l’unità Ammiraglia. Incarichi delicati, di grande responsabilità, ed affidati ad Ufficiali che sappiano coniugare un insieme di spiccate doti militari, tecniche ed umane. Basti pensare che l’attività di controllo esercitata dalla Sicurezza della Navigazione  si concretizza in  centinaia di ispezioni e verifiche effettuate ogni anno, sia a bordo di unità in esercizio nel golfo di Napoli che, giova ricordare, vede un traffico marittimo locale secondo soltanto a quello nella baia di Hong Kong, sia a bordo del naviglio nazionale in navigazione oceanica, che vede gli ispettori impegnati in missioni estere dal Congo fino all’Estremo Oriente, passando dal continente Americano e dalle regioni Baltiche. Come la Direzione Marittima di Napoli ha sempre potuto contare sulle straordinarie capacità del Comandante Sartorato nel coordinare tali complesse attività, così i suoi uomini hanno sempre potuto far affidamento su di lui, in prima linea ed al loro fianco nel sostenere qualsiasi sfida, nell’affrontare qualsiasi difficoltà e nel risolvere qualsiasi problema si fosse presentato sia in patria sia dall’altro capo del mondo. “Un buon vento dunque al nostro Comandante, con la promessa di far tesoro del suo esempio” è il tributo dei ‘suoi’ uomini.

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