VIDEO – Armi, droga, evasione e latitanza: sei arresti nel napoletano

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Controlli a tappeto dei Carabinieri nell’area vesuviana, nell’ambito di un servizio disposto dal Comando Provinciale di Napoli e realizzato nelle scorse ore.
Due uomini arrestati, 195 persone identificate, 41 veicoli controllati, 25 contravvenzioni al Codice della Strada notificate, molte per guida senza casco e mancanza di copertura assicurativa.
A Ercolano i militari della locale tenenza hanno arrestato un 51enne del posto già noto alle Forze dell’Ordine. Durante una perquisizione domiciliare rinvenuti e sequestrati 400 grammi di hashish e materiale vario per il confezionamento. L’uomo è stato tradotto al carcere di Poggioreale ed è in attesa di giudizio. Dovrà rispondere di detenzione di droga a fini di spaccio.
I Carabinieri della stazione di Trecase e quelli del Nucleo Cinofili di Sarno, invece, hanno sequestrato ben 21 chili di marijuana, già confezionati in 18 buste da 1,5 chili. La sostanza era nascosta sotto un cumulo di erba e canne di bamboo, nei pressi dei binari della circumvesuviana di Via Sepolcri a Boscotrecase. L’ area risulta essere zona di influenza di un clan locale.
A Torre Annunziata arrestato per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e detenzione abusiva di arma da fuoco un 31enne del posto già noto alle Forze dell’Ordine. Nella sua abitazione una pistola Beretta 9×21 con colpo in canna e matricola abrasa, 86 grammi di cocaina, 6,3 di crack, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento. La pistola era in un borsello nero insieme con 81 proiettili calibro 9 e 10 calibro 7,65. L’uomo è stato tradotto al carcere di Poggioreale.

I Carabinieri della stazione di Bacoli lo hanno sorpreso  di ritorno dal supermarket della zona con buste colme di prodotti alimentari. Era andato a fare spesa, peccato che la misura degli arresti domiciliari gli imponesse di restare in casa. Un 37enne bacolese è stato così arrestato per evasione. Il 37enne è ora in attesa di giudizio.

Vicino ad ambienti criminali del centro storico napoletano, irreperibile da novembre 2019, Un 75enne era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Napoli poiché condannato a 10 anni di reclusione in quanto ritenuto implicato in un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti che importava in Italia ingenti quantitativi di droga dal Centroamerica e dal Nord Africa, anche con esponenti della criminalità organizzata calabrese. Catturato dopo un’intensa e articolata attività investigativa, l’uomo è stato rintracciato nel quartiere Arenella di Napoli mentre si apprestava a salire su un’autovettura. A tradirlo il pass invalidi regolarmente intestato alla sorella, esposto in bella evidenza sul cruscotto e grazie al quale aveva libero accesso alla Z.T.L. del centro storico. I militari lo hanno tradotto al carcere di Poggioreale.

Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola è stata eseguita da personale della Sezione Operativa del N.O.R.M della Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna e della Stazione Carabinieri di Sant’Anastasia un’ordinanza applicativa delle misura cautelare personale della custodia in carcere emessa dal G.LP. del Tribunale di Nola nei confronti di due persone di nazionalità georgiana perché ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina e lesioni personali in concorso e pluriaggravati commessi ai danni di due anziani coniugi ultraottantenni all’interno della propria abitazione.
L’ordinanza cautelare fa seguito ad analoga ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Nola eseguita nei confronti di una terza persona connazionale ritenuta concorrente nei medesimi reati. I provvedimenti giudiziari scaturiscono da una complessa attività di indagine diretta e coordinata dalla Procura di Nola che ha, in particolare, consentito di ricostruire nel dettaglio i ruoli di ciascuno degli indagati nell’esecuzione della efferata e premeditata azione delittuosa (in particolare quello di ideatrice. esecutore e basista), nel corso della quale una delle vittime era stata immobilizzata mediante l’uso di fascette di plastica e immotivatamente percossa con inusitata violenza, nonostante non avesse posto in essere alcun tentativo di difesa; acquisire elementi probatori in ordine alle responsabilità dei predetti nella commissione del fatto reato; sottoporre gli indagati in Napoli e in Bari presso l’aeroporto internazionale “Karol Wojtyla”, a fermo di indiziato di delitto, scongiurando, quindi, il concreto pericolo di fuga dal territorio nazionale da costoro posto in essere.

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