Tunisino devasta pronto soccorso. L’anestesista prof. Sinno: “Siamo al fronte”

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Un tunisino viene rinvenuto a vagabondare ed in stato apparentemente confusionale nei giardini nei pressi di un centro commerciale di Benevento. Intervengono i Carabinieri ed il personale del 118. I sanitari trasportano l’uomo al pronto soccorso del locale ospedale ‘Fatebenefratelli’. Lì, all’interno della struttura si scatena la violenza dell’africano: inizia a rompere ogni cosa attorno a lui, nella sala d’aspetto. Poi afferra un estintore e spacca porte e vetri, spargendo terrone nel personale sanitario del triage già provato dalla difficile gestione dell’emergenza sanitaria. Stavolta i Carabinieri tornano per arrestarlo. Ci riescono anche se ci vogliono più militari per domare la furia dell’uomo. In caserma la formalizzazione delle accuse (resistenza, violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato) che determina la traduzione in carcere. Al vaglio la regolarità della posizione sul territorio nazionale.

L’anestesista rianimatore Raffaele Sinno (foto), medico presso l’ospedale ‘Fatebenefratelli’ di Benevento, autore letterario e docente di bioetica presso la Università Popolare Universo Humanitas, commenta, in un lucido sfogo: “Dopo la devastazione del Pronto soccorso del mio ospedale. Questa società è profondamente malata. Questo mondo è in agonia. Non è il virus SARS 2 Cov la causa, piuttosto è il risultato di  tante ipocrite illusioni umane assunte a regole. Hanno sovvertito tutto ciò che era umano. Devastato la natura, imprigionato la pace. La disperazione della lotta tra poveri. L’indigenza scivolata dal corpo all’anima. Tante volte stragi giustificate da menzogne. Ho immaginato per un attimo se ci fossero state anche persone in un periodo normale. È già successo: infermieri e medici e personale tutto del mondo della sanità al ‘fronte’. Si siamo al ‘fronte’, non solo per combattere le malattie ma la lucida pazzia di questo mondo alla rovescia. Possono e rimarranno parole. Intanto vedo il mio pronto soccorso, sì diciamo ‘nostro’, per noi tutti operatori che passiamo lì la nostra esistenza, sfasciato da un giovane ubriaco. Non è la prima volta non sarà l’ultima. Vedo le calunnie messe al vento da chi non prende mai posizione. Il silenzio degli innocenti deve trovare la forza e il coraggio di gridare. Diranno è un povero ubriaco, non inserito, con problemi.  Il vero problema siete voi che continuate a non volere risolvere con serietà i drammi del mondo. Il vero grande ed unico problema siete voi ipocriti, che con le logiche sotterranee di profitto avete devastato il mondo. Il vero ed unico nemico siete voi. Non è il virus né un povero disperato. Il nemico che i nostri giovani dovranno combattere siete voi. Silenziosi operatori dello sfascio umano”.

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