Telecamere e disattivazione campanelli, palazzo ostaggio dello spacciatore

0

Nella sequenza descritta dal Comando provinciale dei Carabinieri di Napoli sembra di rivedere le scene di Gomorra. I sistemi ingegnosi per rendere ‘sicuri’ i luoghi di spaccio esistono anche nella realtà. Così l’Arma descrive l’operazione che ha portato all’arresto di un uomo: “Prosegue l’attività di repressione dello spaccio di stupefacenti dei Carabinieri della Tenenza di Caivano che nel pomeriggio di giovedì 4 giugno hanno arrestato una persona già nota alle Forze dell’Ordine, trovata in possesso di 95 dosi di cocaina e crack. I militari stavano osservando l’uomo da un bel po’ quando – scattato il blitz – sono riusciti ad entrare nell’androne del palazzo dove stava spacciando. Il pusher non ha avuto il tempo di fare nulla e quando si è visto arrivare addosso i Carabinieri, aveva ancora in tasca due buste, una delle quali conteneva piccole dosi tutte bianche, mentre nell’altra i sacchettini erano contraddistinti dal nastro colorato. Una sostanziosa riserva, destinata ai numerosi clienti di quel ‘punto vendita’. In tutto, 24 grammi di crack ed altrettanti di cocaina, divisi in 95 dosi, oltre a 40 euro in contanti, provento dell’attività di spaccio. La successiva ispezione del sottoscala ha consentito di individuare e smantellare un sistema di videosorveglianza realizzato per proteggere la ‘piazza di spaccio’ ed un ingegnoso sistema attivabile con un pulsante rosso a portata di mano (foto in alto, ndr) con il quale lo spacciatore poteva disabilitare i campanelli per evitare che i Carabinieri potessero suonare ai condomini per farsi aprire il portone. L’arrestato è stato ristretto nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio”.

laDenuncia.it è testata giornalistica che si regge sulle donazioni dei lettori. Assicurerà – sempre – una informazione etica, libera, alternativa e gratuita. Per favore, sostienila.


Condividi.

Lascia un commento