43 infetti a Mondragone. De Luca chiede Esercito ma è fuoco di polemiche

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L’Unità di Crisi della Regione Campania chiarisce che per quanto riguarda l’emergenza-Mondragone (Caserta) “alle ore 18 del 25 giugno i tamponi esaminati da inizio screening (sabato 20 giugno) sono stati 727. Quelli risultati positivi sono 43”.

Dichiarazione del Presidente Vincenzo De Luca: “Questa mattina ho avuto un colloquio con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. Ho chiesto l’invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell’ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il Ministro ha annunciato l’arrivo di un contingente dell’Esercito”.​ In serata: “Dopo il colloquio con il ministro Lamorgese, oggi sono stato a Mondragone dove ho incontrato i responsabili dell’ordine pubblico per fare il punto e organizzare controlli rigorosi che stasera potranno già contare sull’arrivo di un contingente di militari e sul potenziamento dei servizi disposti da Prefettura e Questura. Nel vertice sono state affrontate le questioni dell’ordine pubblico e sul piano sanitario; con Asl e Istituto Zooprofilattico abbiamo stabilito che già da domani mattina nell’area contigua alla zona rossa  dei cinque palazzi ex Cirio, ci saranno i camper che consentiranno ai cittadini di Mondragone di sottoporsi a tampone su base volontaria. I dati raccolti dallo screening saranno utili per ogni eventuale ulteriore decisione dell’Unità di Crisi della Regione. Al momento resta l’obbligo di quarantena per tutti quanti vivono nei palazzo ex Cirio. E per questo è indispensabile che venga rigorosamente rispettata l’ordinanza, con il contributo determinante delle forze dell’ordine cui si aggiungeranno anche i militari. Ovviamente al di là di ogni altra considerazione, come ormai ripetiamo dall’inizio del mese di giugno, ora più di prima è fondamentale il senso di responsabilità di ciascun cittadino. Risolveremo anche questa emergenza”.

Giorgio Magliocca, presidente della Provincia di Caserta, attacca: “La Regione Campania ha grosse responsabilità, all’emergenza sanitaria potrebbe aggiungersene una di carattere sociale, in quanto manca totalmente l’assistenza alle persone rinchiuse nella zona rossa. L’amministrazione comunale è stata lasciata sola. La situazione è estremamente difficile, sono vicino ai cittadini di Mondragone”.

Antonio Iannone, senatore salernitano e commissario regionale campano di Fratelli d’Italia: “I casi di positività a Mondragone dimostrano che De Luca è un venditore di ‘caccavelle’ (pentole in lingua napoletana). Questi stranieri che hanno portato nuovamente l’epidemia sono tra i 20 mila che De Luca dichiarò che sarebbero arrivati per lavorare in agricoltura sul litorale Domizio e nella Piana del Sele? Chiesi immediatamente spiegazioni quando ci fu la dichiarazione del governatore ma vennero solo indirette smentite. Il lanciafiamme evidentemente è rimasto nuovamente in soffitta”.

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