VIDEO – Polizia-choc: “Pedopornografia, abusi anche su neonati”. Arresti e perquisizioni in 18 regioni

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Oltre 300 uomini della Polizia Postale hanno eseguito perquisizioni e arresti in flagranza in 53 province e 18 regioni italiane.

Si tratta della più imponente operazione di Polizia degli ultimi anni contro la pedopornografia online.

Dalla Questura di Salerno i particolari dell’operazione transnazionale scattata all’alba del 17 dicembre 2020 dopo due anni di indagine.

Le indagini ‘sotto copertura’ sono state coordinate del C.N.C.P.O. – Centro Nazionale per Contrasto della Pedopornografia Online (Servizio Polizia Postale). 

Identificati 432 utenti partecipanti a ‘canali’ e ‘gruppi’ finalizzati alla condivisione di foto/video pedopornografici ritraenti violenze sessuali su minori. Gli abusi riguardavano prevalentemente bambine e bambini in tenera età e, in alcuni casi, anche neonati.

Dei 159 gruppi individuati dagli investigatori della Polizia Postale, 16 erano delle vere e proprie associazioni per delinquere. In esse era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti.

Ciascun gruppo era regolato da precise e severe norme comportamentali. Esse erano finalizzate a preservare anonimato e ‘sicurezza’ del sodalizio criminale e dei singoli partecipanti.

La violazione di tali regole comportava l’espulsione da parte degli amministratori. La lunga e capillare attività di indagine ha consentito di dare un nome ai nickname utilizzati in rete dai pedofili. Questi sono stati portati allo scoperto e fuori dall’anonimato della rete.

81 gli italiani identificati dalla Polizia Postale in tutta Italia. Un ottico con collaborazioni universitarie napoletano 71enne e un disoccupato veneziano 20enne, promuovevano e gestivano gruppi pedopornografici. Ne organizzavano l’attività e reclutavano nuovi sodali provenienti da ogni parte del mondo.

In Campania sono state eseguite 7 perquisizioni nelle province di Napoli (4), Caserta (2) e Salerno (1).

Sequestrati numerosi dispositivi in uso agli indagati. A seguito degli accertamenti informatici, sono stati rinvenuti gli accaunt utilizzati per lo scambio di materiale pedopornografico.

Un 25 enne napoletano è stato arrestato perché trovato in possesso di un ingente quantitativo di foto e video a carattere pedopornografico. In esso erano ritratti violenze e abusi su minori in tenera età.

Quella della transnazionalità è una caratteristica che accomuna tutti i gruppi scoperti dagli agenti infiltrati.

Sono, infatti, ben 351 gli utenti stranieri coinvolti nell’indagine. Per ciascuno dei quali sono state raccolte tutte le tracce informatiche utili alla loro identificazione.

Tali elementi, condivisi tramite il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni con le Agenzie di cooperazione internazionale di polizia, hanno consentito di trarli in arresto sia in Europa che nel resto del mondo.

L’attività ha evidenziato come questo fenomeno criminale sia assolutamente trasversale.

Tra gli indagati figurano persone di estrazione sociale ed età molto eterogenee: affermati professionisti, operai, studenti, pensionati, impiegati privati e pubblici tra cui un vigile urbano e diversi disoccupati, con età anagrafiche che oscillano tra i 18 e i 71 anni.

Con riferimento, infine, al fattore geografico, si segnala che le regioni maggiormente interessate sono la Lombardia e la Campania. In tali territori, infatti, risiede il 35% degli indagati.

Le perquisizioni personali, locali e sui sistemi informatici, emesse dalla Procura Distrettuale di Milano, hanno portato al sequestro di telefonini, tablet, hard disk, pen drive, computer e account di email e profili social.

Durante le perquisizioni sono stati altresì rinvenuti gli account utilizzati dagli indagati per la richiesta del materiale pedopornografico. Inoltre un ingente quantitativo di materiale illecito custodito sui supporti informatici sottoposti a sequestro.

Quella di oggi è l’ennesima attività portata a termine dalla Polizia Postale che, va ricordato, effettua il monitoraggio H24 dell’intera rete Internet a salvaguardia dei minori e di tutte le fasce deboli.

La prevenzione e il contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori sulla rete vedono in prima linea la Polizia Postale. Per questo motivo è di fondamentale importanza per tutti gli utenti segnalare eventuali contenuti illeciti rinvenuti sul web, rivolgendosi al Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. 

Segnalazioni possibili sia mediante il Commissariato Online (www.commissariatodips.it), dove sono proposte linee guida e suggerimenti utili a contenere i rischi presenti in rete, che attraverso le diverse Sezioni e Compartimenti di Polizia Postale presenti su tutto il territorio nazionale”.

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