Al porto con 497mila € nel bagaglio: scoperto da Finanza e Agenza Dogane

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Ancona: operazione dell’Agenzia Dogane e Monopoli e Guardia di Finanza all’interno del porto.

Così il comando provinciale della GdF: “Settore costantemente sotto controllo è quello del trasporto di valuta. Il limite, come stabilito dal Decreto Legislativo 195 del 2008, non deve superare 10.000 euro. Il passeggero che entra o esce dal territorio nazionale con una somma superiore è tenuto a dichiararlo alla Dogana”.

Doganieri e i finanzieri hanno ottenuto eccellenti risultati dall’inizio dell’anno. “Bilancio del tutto significativo; in sette mesi è stata intercettata valuta non dichiarata per circa 1.700.000 euro. Di questi, 285.000 sono stati sequestrati non potendo, i responsabili, ricorrere all’istituto dell’oblazione mediante pagamento in misura ridotta.

L’ammontare invece delle oblazioni immediate – istituto previsto per coloro che vengono sorpresi con valuta oltre il limite non dichiarata per la prima volta – è stato di oltre 42.000 euro”.

Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza hanno controllato “72 persone di diverse nazionalità: viaggiatori provenienti o destinati in Grecia, Albania e Croazia”.

Nello specifico: “Di particolare rilievo è stata l’individuazione, in marzo, di un passeggero comunitario con al seguito 496.800 euro. Soldi occultati in un bagaglio personale. La persona era in procinto di imbarcarsi per la Grecia senza la prescritta dichiarazione”.

Anche nel 2020 il bilancio era stato ingente: oltre 1.500.000 euro di valuta non dichiarata intercettata al seguito di 63 viaggiatori di varie nazionalità. Di questi, oltre 250.000 euro sottoposti a sequestro e oltre 53.000 derivanti da oblazione immediata.

“L’obbligo di dichiarare la valuta al seguito nel corso di un controllo doganale viene spesso ignorato. All’atto del controllo, i viaggiatori chiamati a fornire informazioni sulla provenienza e sulla destinazione del denaro, si avventurano nelle giustificazioni più fantasiose, nel tentativo di riuscire a superare l’ispezione senza rilievi.

La collaborazione e l’efficace sinergia all’interno del porto, anche in epoca di pandemia, tra ADM e Finanza consente quotidianamente di contrastare il trasporto di valuta in assenza di dichiarazione. Pratica molto diffusa e indicativa di potenziali ulteriori fattispecie illecite”.

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