Inquinamento porti: Italia ‘prima’ in Europa. Al via la riconversione-green delle navi

0

La ricerca sull’impatto ambientale delle aree portuali, realizzato dal centro studi Openpolis, è illuminante.

Sui legge: “I porti costituiscono una minaccia per l’ambiente, per via dell’alto quantitativo di emissioni di gas serra generato dal trasporto di persone e di merci, ma anche dalla partenza, la sosta e l’attracco di grandi imbarcazioni. Rotterdam inquina il doppio rispetto a Anversa.

Con 13,7 milioni di tonnellate di Co2 emesse ogni anno, è il porto più inquinante d’Europa. Ciò secondo l’ultimo aggiornamento sulle performance climatiche dei porti europei, risalente a febbraio 2022 e redatto da Transport environment, la federazione europea delle associazioni impegnate per ridurre l’impatto ambientale del sistema dei trasporti. Quella registrata da Rotterdam è una cifra quasi doppia rispetto a quella del porto di Anversa. Qui le tonnellate di Co2 emesse ogni anno sono pari a 7,4 milioni di tonnellate.

Da sottolineare che, pur non avendo nessun porto tra i 10 più inquinanti del continente, l’Italia si posiziona prima in Europa per emissioni inquinanti all’ormeggio” (la classifica nella immagine in basso). 

Ad inquinare sono (anche) le navi. Il Gruppo Grimaldi sta cercando di limitare le emissioni della propria flotta. Rinnovandola. In una nota, fa sapere: “Giro di boa per la consegna delle navi della classe Grimaldi Green 5th Generation (GG5G). Il Gruppo Grimaldi ha preso in consegna la Eco Malta, sesta di dodici unità altamente tecnologiche. La commessa è stata inoltrata al cantiere cinese Jinling di Nanjing. Grazie al loro design unico, le navi GG5G sono le più grandi unità ro-ro al mondo per il trasporto marittimo di corto raggio. Ma anche le più ecofriendly.

Cinque le navi gemelle già consegnate ed impiegate nel Mediterraneo. La Eco Malta batte bandiera italiana. È lunga 238 metri e larga 34 metri, ha una stazza lorda di 67.311 tonnellate. Raggiunge una velocità di crociera di 20,8 nodi.

La capacità di carico dei suoi sette ponti, di cui due mobili, è doppia rispetto a quella della precedente classe di navi ro-ro impiegate dal Gruppo Grimaldi per il trasporto di merci di corto raggio. La nave può infatti trasportare ben 7.800 metri lineari di merci rotabili, pari a circa 500 trailer e 180 automobili.

L’aumento di capacità non incide però sui consumi di carburante. Numerose soluzioni tecnologiche altamente innovative, ottimizzano i consumi e le prestazioni della nave. A parità di velocità, infatti, la Eco Malta consuma la stessa quantità di carburante rispetto alle navi ro-ro della precedente generazione. È dunque in grado di dimezzare le emissioni di CO2 per unità trasportata.

In aggiunta, durante la sosta in porto, la Eco Malta è capace di azzerare le sue emissioni utilizzando l’energia elettrica immagazzinata da mega batterie al litio dalla potenza totale di 5 MWh. Esse ricaricano durante la navigazione grazie agli shaft generator e a 350 m2 di pannelli solari. La nave è inoltre dotata di motori di ultima generazione controllati elettronicamente. Ma anche di un impianto di depurazione dei gas di scarico per l’abbattimento delle emissioni di zolfo e particolato”.

Emanuele Grimaldi, AD della compagnia armatoriale: “La transizione green necessita di grande impegno e continui investimenti. Il nostro Gruppo si muove da anni in maniera decisa e spedita in questa direzione.

La vera sostenibilità impone di soddisfare efficacemente le necessità del mercato riducendo al minimo l’impatto ambientale. È il risultato a cui puntiamo attraverso l’integrazione nella nostra flotta di navi al tempo stesso più capienti e più ecofriendly. Proprio come la Eco Malta”.

La Eco Malta sarà impiegata per potenziare ulteriormente il servizio ro-ro tra l’Italia settentrionale (Livorno, Savona) e la Spagna meridionale (Barcellona, Valencia). Su tali rotte già operano anche le tre unità gemelle Eco Savona, Eco Valencia ed Eco Barcelona.

Fonte foto navi Grimaldi: Gruppo Grimaldi.

Condividi.

Lascia un commento