Piazza Calsalbore. Polizia arresta parcheggiatore abusivo per estorsione e resistenza a pubblico ufficiale

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La Polizia arresta un parcheggiatore abusivo, uno dei tanti che infestano le aree libere (ma anche quelle a strisce blu) della città. Per farlo, però, c’è stato bisogno dei presupposti dei reati di estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. L’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore, infatti, è considerato poco più di una innocua questua ed è punito solo amministrativamente. La Questura di Salerno comunica dinamiche ed esiti dell’operazione della scorsa notte: “Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore, il personale della sezione volanti dell’Ufficio prevenzione generale, diretto dal vice questore aggiunto Rossana Trimarco, a mezzanotte, su segnalazione pervenuta alla sala operativa, è intervenuto in Piazza Casalbore poiché poco prima un uomo si era reso responsabile del reato di estorsione nei confronti di una donna. Quest’ultima, dopo aver parcheggiato la propria autovettura, era stata avvicinata da un soggetto che esercita l’attività di parcheggiatore abusivo il quale, minacciandola ed offendendola con parole volgari, le aveva chiedeva la somma di due euro per il parcheggio. La vittima, in un primo momento tentava di sottrarsi al pagamento richiesto dichiarando di non avere spiccioli ma che avrebbe corrisposto il denaro al suo ritorno. Il malvivente, invece, la incalzava al fine di ricevere i soldi tanto che la malcapitata, impaurita, gli consegnava una banconota da dieci euro, ricevendo al contempo il resto.
Nonostante ciò, il parcheggiatore continuava a minacciare la donna dichiarando che se avesse denunciato ai fatti alla polizia non avrebbe più trovato la sua autovettura. A questo punto, la sala operativa veniva informata da un suo familiare della situazione in atto per cui sul posto convergeva velocemente una ‘volante’ il cui personale riusciva a bloccare il malfattore poco distante. Lo stesso, identificato per A.M., salernitano di anni 31, con precedenti per reati contro il patrimonio, nella circostanza, opponeva resistenza agli operatori di polizia per cui veniva tratto in arresto per estorsione e resistenza a pubblico ufficiale e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per il rito direttissimo.
A.M. veniva altresì accusato di esercizio dell’attività di parcheggiatore senza la prevista autorizzazione, mentre la somma di 127 euro trovata in possesso al malvivente veniva sottoposta a sequestro amministrativo ai fini della confisca”.

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