74.1 MILIONI PER L’ACCOGLIENZA E L’ASSISTENZA DI 2.900 MIGRANTI. MA VICENZA LO SA?

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Migranti, affare da 74.1 milioni – iva esclusa – per l’azienda che si aggiudicherà l’appalto di accoglienza ed assistenza per due anni di 2.900 migranti in provincia di Vicenza. Di seguito un esemplificativo ‘spaccato’ di come funziona il sistema dell’accoglienza in Italia.
La Prefettura di Vicenza (stazione appaltante) bandisce una gara ‘per l’affidamento mediante accordo-quadro convenzione… in parte del territorio della provincia di Vicenza del servizio di accoglienza ed assistenza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale dalla data presunta del 1 ottobre 2017 fino alla data anch’essa presunta del 30 settembre 2019’.
Il bando fa riferimento a alle ‘direttive impartite dal Ministero dell’Interno, in considerazione del perdurante afflusso di cittadini stranieri interessati a presentare domanda di  protezione internazionale’ e poste alla base dell’esigenza della Prefettura di Vicenza di ‘procedere all’accoglienza ed all’assistenza di un numero presunto di 2.900 cittadini stranieri – in parte già ospitati in strutture temporanee della provincia – per due anni dalla data di approvazione del contratto’.
La procedura è volta ‘alla conclusione di un accordo quadro per l’affidamento di accoglienza ed assistenza – da effettuarsi presso strutture di proprietà e/o nella disponibilità delle imprese offerenti, ubicati nella provincia di Vicenza, attesa l’attuale indisponibilità di immobili di proprietà dell’Amministrazione o demaniali – con capienza media fino a 20 posti ciascuna e comunque con capienza massima tendenziale non superiore a 150 posti ciascuna’.
Il totale di 74.095.000 euro scaturisce dalla moltiplicazione dei giorni (730) per la diaria pro capite (35 euro) per il numero di migranti (2.900). ‘L’aggiudicazione sarà effettuata sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa’ e sul ‘miglior rapporto prezzo/qualità’. Prevista inoltre la possibilità ‘qualora perduri la necessità di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale’ di stipulare ‘ulteriori convenzioni con i concorrenti aggiudicatari… nel limite massimo del 50% dell’importo a base d’asta’.  Tra gli obblighi dell’aggiudicatario, il rimborso del ‘pocket money’ ai migranti, pari a 2.5 euro giornalieri a testa.
I conti – Fatti due calcoli, si evince che ogni giorno il gestore riceverà 101.500 euro – iva esclusa – per garantire ‘accoglienza ed assistenza’ a 2.900 migranti, nelle strutture poste nella propria disponibilità. Ogni giorno dovrà rimborsare ai migranti 7.250 euro (pocket money). Fatti due calcoli si può iniziare a comprendere la portata economico-finanziarie dell’emergenza-migranti.
La politica – Schematizzato l’affare (per chi vincerà l’appalto) resta la questione politica relativa alla gestione concreta – in questo caso – del flusso migratorio da parte di un Governo espressione di un Parlamento insediatosi in forza di una una legge dichiarata incostituzionale. Gli effetti di una stortura così abnorme stanno proprio nelle linee di politica generale e particolare che hanno ripercussioni sulla vita di ogni singolo cittadino e su comunità governate da sindaci, invece, eletti. I vicentini sono stati informati? La decisione è stata costruita attraverso mediazioni e confronti democratici? Qualcuno ha chiesto ai vicentini di esprimersi, ha cioè interpellato coloro sulle cui ‘teste’ la decisione calata dall’alto s’imporrà? Vicenza ha saputo dell’insediamento o dovrà apprenderlo attraverso la pubblicità legale su qualche quotidiano?

Ps. Scadenza domande: ore 12 del 7 settembre 2017. Avanti chi può…

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