Tentati omicidi, rapine, furti, droga: quanto costano allo Stato gli stranieri delinquenti?

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Conseguenza della presenza di stranieri in Italia è l’incidenza del degenerativo fenomeno delinquenziale. Non sorprende quindi che “In Italia degli oltre 58mila detenuti, gli stranieri sono quasi 20mila: il 35% del totale ma in alcuni penitenziari del nord si arriva all’80” (Sappe). Gestire questa emergenza costa, probabilmente, un’enormità allo Stato in termini di spesa sociale (Forze dell’ordine impegnate, attività giudiziaria, gestione in carcere, spesa sanitaria ed assistenziale, rimpatri forzati in aereo, ecc…) oltre che di sentimento – diffuso – di insicurezza. Ne è riprova una semplice scorsa agli interventi della sola Polizia di Stato nelle ultime ore, dal Piemonte alla Campania, che consegna uno spaccato impressionante. Esemplificativamente:

Ventimiglia (Imperia) – Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza sono intervenuti in emergenza, sabato, nella centrale via Hanbury, davanti alla sala scommesse Bet-Number One. L’allarme è scattato quando è giunta al 112 la segnalazione di un uomo ferito gravemente da una coltellata al braccio. Pochi istanti dopo gli operatori della volante erano sul posto. Secondo la ricostruzione della Polizia è stato un semplice diverbio la causa scatenante della lite che poi è degenerata in aggressione fisica e nel grave ferimento di uno dei dipendenti dell’esercizio pubblico. Il tentativo da parte di quest’ultimo – un cittadino italiano 35enne –  di allontanare alcuni uomini che stazionavano davanti al locale parlando a voce alta e tenendo comportamenti ritenuti fastidiosi per i clienti e dannosi per l’attività commerciale suscitava la reazione di K.S., di nazionalità algerina, ma da tempo residente a Ventimiglia e titolare di regolare permesso di soggiorno. Lo straniero 43enne rispondeva alla richiesta con immotivata violenza che sfogava dapprima sulle cose, tirando calci alla porta d’ingresso del negozio e poi, nella colluttazione che ne seguiva,  contro il suddetto dipendente della sala scommesse che si prodigava per indurlo a ragione. K.S., già noto alle forze dell’ordine e pluripregiudicato per reati contro la persona e inerenti gli stupefacenti, improvvisamente si armava di un coltello a serramanico con il quale  sferrava un fulmineo fendente contro il dipendente della sala scommesse. Solo la prontezza di riflessi e la provvidenziale e repentina manovra compiuta con il corpo  impediva alla vittima conseguenze potenzialmente letali. Tuttavia l’uomo veniva ferito gravemente ad braccio con il quale aveva tentato di proteggere il corpo dall’unico colpo scagliato dal cittadino  algerino che, immediatamente dopo, si dava alla fuga.  Gli Agenti indirizzavano correttamente le ricerche e, dopo pochi minuti, rintracciavano in via San Secondo uno straniero ritenuto sospetto e lo bloccavano senza che lo stesso avesse il tempo di sottrarsi alla cattura. Contestualmente i due Agenti di Polizia del locale Commissariato diretto dal dirigente Saverio Aricò rintracciavano tre testimoni del fatto che, convocati immediatamente presso gli Uffici di Polizia, riconoscevano l’aggressore e confermavano la dinamica ipotizzata, poi cristallizzata anche dagli operatori di Polizia Scientifica interventi per gli opportuni rilievi. Subito sottoposto ad indagine con l’accusa di tentato omicidio grazie ai corposi riscontri accumulati nella prima fase dell’indagine K.S., nella stessa serata, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio e associato alla casa circondariale di Imperia. La vittima, che in un primo tempo era stata soccorsa dai  volontari presenti nella vicina sede della Croce Verde, veniva poi trasportata d’urgenza prima al punto di primo intervento dell’ospedale di Bordighera e successivamente, valutata la gravità della lesione patita al braccio, all’ospedale di Imperia dove subiva un delicato intervento chirurgico e dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata.

Brescia – Sono accusati di spaccio di sostanze stupefacenti in un parco cittadino di Brescia i dieci stranieri fermati sabato dai poliziotti della Squadra mobile e del Servizio centrale operativo. Le indagini sono cominciate lo scorso febbraio e si sono concentrate sull’attività di un gruppo di spacciatori africani che presidiavano 24 ore su 24 la zona intorno al parco di via Sardegna, in prossimità dell’oratorio Santa Maria da Silva e della Scuola media Bettinsoli, luoghi notoriamente frequentati da giovani. Infatti i lori clienti erano perlopiù giovani e giovanissimi in cerca di hashish e marijuana. Quattro indagati sono stati arrestati, mentre per altri sei è scattato l’obbligo di dimora. L’operazione è partita dalle segnalazioni dei residenti della zona. Per poter incastrare i pusher, i poliziotti hanno agito sotto copertura, fingendosi cioè potenziali acquirenti. Lo spaccio avveniva in pieno giorno senza che la presenza di estranei o di condizioni di tempo sfavorevoli influenzasse in maniera negativa l’attività criminale, evidenziando una certa sfrontatezza da parte degli spacciatori. Lo stupefacente veniva spesso nascosto all’interno di buche, in cespugli o muretti di recinzione; i quantitativi minori venivano invece nascosti dagli spacciatori nei loro indumenti.

Battipaglia (Salerno) – Il 20 aprile I. R. di 76 anni, dopo essere stata dal parrucchiere in previsione di una imminente partenza per andare a far visita alla sorella in Sardegna si incamminava verso casa, percorrendo a piedi via Gonzaga verso Viale della Libertà. Approfittando della bella giornata di sole ed ignara del pericolo che da li a poco avrebbe corso, senza alcuna fretta da via Gonzaga svoltava in via Sant’Anna, utilizzando il marciapiede dell’Istituto Statale Fabio Besta. Proprio in via Gonzaga marocchino E.A. di 25 anni notava l’anziana donna ma soprattutto il collier che portava al collo, che diveniva il suo obiettivo: dopo averla seguita a breve distanza, giunto in via Sant’Anna, strada poco frequentata si avvicinava, afferrava il collier e lo strappava dal collo della vittima con violenza tanto da farlo spezzare, sebbene formato da maglie in oro giallo molto consistenti. Dopo essersi impossessato dell’oggetto prezioso, E.A., incurante delle grida di dolore dell’anziana, si dava alla fuga percorrendo la zona del mercato rionale, fino a far perdere le sue tracce. Dopo l’epilogo, la malcapitata veniva trasportata presso il locale Ospedale Civile dal personale del “118”. Gli Agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Battipaglia, diretti dal V. Questore Immacolata Acconcia, immediatamente eseguivano una serie di attività investigative finalizzate alla identificazione del rapinatore, che si concludevano in pochi giorni. Tali attività, consentivano di identificare E.A. ma con il suo soprannome, in quanto aveva vissuto per diverso tempo a Battipaglia e da qualche mese si era trasferito a Mercato San Severino (Salerno), dove essendo irregolarmente soggiornante in Italia, continuava a vivere di espedienti e senza fissa dimora. Le ricerche del rapinatore, risultavano al quanto difficoltose, poiché le informazioni sul suo conto, facevano ben ritenere che il malvivente era solito spostarsi da una città all’altra per le sue scorribande. Per questo motivo gli Agenti che si occupavano del caso, nonostante l’impegno profuso, non riuscivano a rintracciarlo. La tenacia e la perseveranza dimostrata dal gruppo di lavoro davano i risultati sperati: il 27 aprile nel corso di un servizio di osservazione effettuato nel quartiere Sant’Anna di Battipaglia nella zona operativa di E.A., alle ore 16 circa, il rapinatore  veniva intercettato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto perché responsabile di rapina impropria aggravata, nei confronti della signora I.R.. Dopo le formalità di rito, E.A. veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Fuorni, a disposizione dei Pubblici Ministeri della Procura di Salerno, Elena Guarino e Giuseppe Cacciapuoti.

Modena – Alle ore 11 di sabato un equipaggio della Squadra Volante è stato inviato presso il Centro Commerciale “I Portali”, ove un addetto alla vigilanza interna aveva sorpreso un ragazzo mentre stava asportando della merce senza pagarla. In particolare, l’uomo ha riferito che dalla visione delle telecamere interne aveva notato un ragazzo aggirarsi con fare sospetto nella corsia dell’abbigliamento. Immediatamente, si è ricordato che era la stessa persona che nella giornata del 26 aprile aveva tentato di asportare un paio di scarpe dopo aver staccato la placca antitaccheggio. Nella circostanza, il ragazzo era stato notato da una “promoter” presente nelle vicinanze, cosa che lo aveva fatto desistere dal portare a termine il furto. Gli accertamenti esperiti hanno permesso di appurare che il giovane, irregolare sul territorio nazionale, è stato controllato in più occasioni dalla Forze dell’Ordine ed ogni volta  ha fornito diverse generalità. Lo stesso è, inoltre, destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Foggia nell’anno 2017 e risulta avere numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio. In considerazione della sua posizione e dell’impossibilità di rintraccio, essendo senza fissa dimora, è stato tratto in arresto e trattenuto in cella in attesa dell’udienza che si terrà questa mattina presso il Tribunale.

Alessandria – Il 14 aprile il personale della Squadra Mobile traeva in arresto tre rumeni per il reato di furto aggravato ai danni di un esercizio commerciale. In quel pomeriggio gli agenti notavano i tre salire repentinamente ed in modo sospetto a bordo di una Fiat Seicento di colore blu,  parcheggiata nelle immediate vicinanze di un esercizio commerciale del centro, dandosi poi a precipitosa fuga. Pertanto venivano raggiunti, fermati ed identificati.  Procedendo poi alla perquisizione del veicolo venivano rinvenuti 21 paia di scarpe sportive ed ulteriore merce di diversa tipologia risultate provento di furto, nonché due tronchesi utilizzati per rimuovere i dispositivi anti-taccheggio presenti sulla merce. Per questi motivi i tre venivano tratti in arresto e trattenuti presso le Camere di sicurezza della Questura a disposizione del Pubblico ministero in attesa della celebrazione del rito in direttissima. La perquisizione veniva estesa  presso il domicilio nella disponibilità dei cittadini rumeni, in  Cinisello Balsamo (Milano) dove venivano rinvenuti ulteriori 88 paia di scarpe e biancheria intima di provenienza illecita,  sottoposti per questi motivi a sequestro penale. All’interno di detto appartamento veniva identificata la moglie di uno delle tre persone tratte in arresto anch’ella di nazionalità Rumena, denunciata in stato di libertà  per il reato di ricettazione in concorso dei tre arrestati. Il 16 aprile venivano convalidati gli arresti  ed a seguito di giudizio in direttissima celebrato presso il Tribunale di Alessandria, i tre cittadini venivano condannati per il reato di furto aggravato in concorso, rispettivamente alla pena  di mesi 6 di reclusione, mesi 8 di reclusione e mesi 4 e giorni 20 di reclusione.

Viterbo – Continua l’azione repressiva dello spaccio da parte degli uomini della Polizia di Stato della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura, in considerazione del fatto che il traffico di sostanze stupefacenti al dettaglio si è spostato dal parco pubblico Prato Giardino per concentrarsi in altre zone della città. Infatti sabato è stata controllata l’area verde Largo Sibilla Aleramo e sono stati tratti in arresto due stranieri richiedenti asilo e sanzionati in via amministrativa due acquirenti.

Genova – La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino marocchino di 34 anni, responsabile di tentato furto aggravato in un esercizio commerciale. Le volanti della Questura e del Commissariato Cornigliano sono intervenute sabato a Sestri Ponente dove era stato notato una persona che, dopo aver armeggiato sulla saracinesca di un negozio di serramenti ed essere riuscito a sollevarla, aveva iniziato a colpire la porta a vetri con un oggetto per infrangerla. Giunti sul posto in pochi minuti, gli agenti hanno verificato i danni alla porta d’ingresso, davanti alla quale hanno rinvenuto a terra uno zaino, contenete numerosi attrezzi atti allo scasso, posto sotto sequestro. Dopo aver delimitato la zona per bloccare le possibili vie di fuga, i poliziotti sono entrati nel negozio, il cui interno era stato messo a soqquadro, per cercare del ladro. La ricerca si è protratta per diversi minuti, vista la presenza di numerose esposizioni di porte, finestre e tapparelle che costituivano possibili nascondigli, fino a quando un operatore ha individuato i piedi del ladro spuntare da sotto una persiana. L’uomo, pluripregiudicato per svariati reati e colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bergamo, è stato tratto in arresto ed associato alla casa circondariale di Marassi.

 

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