Polizia penitenziaria, proteste e accuse. Lega: “Dossier-Salerno al Governo”

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A quaranta giorni dalla celebrazione in città del proprio congresso nazionale, il SAPPE – Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria –  realizza un’altra iniziativa a Salerno. Ed ora come allora si ritrova al suo fianco, unico partito, la Lega del segretario provinciale Mariano Falcone. Stamattina i poliziotti penitenziari si sono ritrovati al di fuori del loro ‘luogo di lavoro’ (il carcere) per svelare i particolari di “una situazione ormai invivibile in questa casa circondariale”, affermano dalla segreteria provinciale. Il SAPPE argomenta: “I livelli minimi di sicurezza nell’organizzazione del lavoro non garantiscono più la dovuta sicurezza per gli appartenenti al corpo della polizia penitenziaria e tra gli stessi detenuti. Il lavoro straordinario aumenta e non è del tutto retribuito. Accumuliamo congedi ordinari di anno in anno che non riusciamo a smaltire. La gestione delle donne e degli uomini in divisa è lontana dagli obiettivi da raggiungere e, causa la soppressione e gli accorpamenti dei posti di servizi detentivi, è messa a repentaglio la sicurezza dell’intera struttura penitenziaria con conseguente aumento esponenziale di eventi critici violenti tra i detenuti e nei confronti del corpo: ci riferiamo a evasioni, tafferugli, ‘traffici’ ed altro”. La chiusura è amara: “Le autorità preposte ai controlli sono assenti ed omissive negli interventi”. Il vice coordinatore regionale della Lega, Mariano Falcone ascolta, prende appunti mentre attende, con fiducia, il nome del ministro alla Giustizia. Che, stavolta, potrebbe essere della Lega. “Porteremo il caso-Salerno all’attenzione del Governo”, dice con sicurezza.

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