VIDEO – Cancro, la biologa-nutrizionista: “Cibi e carni lavorate aumentano il rischio”

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La comunità scientifica consiglia di assumere quali alimenti nell’ambito di una corretta dieta preventiva delle patologie tumorali? I pazienti oncologici che tipo di alimentazione devono seguire? A queste e ad altre domande l’Associazione Angela Serra per la ricerca sul cancro – sezione Salerno – cerca di dare risposte attraverso il primo stage di cucina naturale ‘Gli ingredienti della Prevenzione’ realizzato nell’ambito del progetto ‘La Taverna di Alisa’. “Questo nostro spazio – dice il presidente Arturo Iannelliintende essere un luogo di incontro per favorire lo scambio di informazioni e l’adozione di uno stile di vita sano”. In effetti Annalisa Giordano, biologa nutrizionista, spiega in maniera molto esplicita comportamenti e scelte da adottare nelle decisioni quotidiane sul cibo non prima, però, della premessa obbligata. Dice: “L’alimentazione che proponiamo si sviluppa su basi scientifiche ma non fa guarire dal tumore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità invita ad evitare il consumo di cibi particolarmente lavorati, comprese le carni. L’assunzione di questi alimenti aumenta il rischio dello sviluppo di tumori, in particolare, allo stomaco ed all’intestino”. Elenca a mo’ di esempio: “Wrustel, salami, salsicce e tutte le carni manipolate, ossia arricchite con sostanze che possono avere l’effetto di infiammare il nostro corpo attraverso il contatto con le mucose. Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro indica altri fattori di rischio quali l’obesità: il sovrappeso – ed in  particolare il grasso addominale – può aumentare il rischio di sviluppare il tumore della mammella. Il Codice Europeo Anticancro elenca dodici regole che, applicate nell’arco della vita, possono determinare la riduzione del 30% del rischio di sviluppare determinate forme di tumore”. Nel particolare: “Passare a questo tipo di alimentazione aiuta a migliorare la qualità di vita durante tutto il ciclo delle terapie oncologiche, riducendone gli effetti collaterali ed il rischio di sviluppare le recidive del tumore alla mammella. E’ opportuno applicare questo tipo di regime alimentare quando vi è una malnutrizione per eccesso: alcuni tipi di tumore si correlano infatti con l’aumento del grasso”.  Formazione ed informazione, quindi, presso la sede dell’Associazione Angela Serra in via Loria 24. Domenica e lunedì gli attesi interventi di Anna Villarini, biologa e specialista in Scienze dell’alimentazione, nutrizione clinica e preventiva, a Salerno direttamente dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano.

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