Global Compact e Decreto Sicurezza, Uil attacca Governo: “Migranti da accogliere e integrare. Parlamento ratifichi Marrakech”

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Gestione-migranti: la Uil attacca il Governo. Due giorni dopo la mancata presenza (peraltro ufficialmente annunciata) in sede di firma del documento di Marrakech e poche ore dopo la strage di Strasburgo (verosimilmente di matrice terroristico-islamista), l’Unione Italiana del Lavoro pubblica una dura critica, implicitamente riferita alle scelte del ministro Matteo Salvini. A commentare (vedi qui) è la segretaria confederale Ivana Veronese responsabile sindacale in materia di Mezzogiorno, politiche attive e passive del lavoro, immigrazione, federalismo, politiche regionali e Fondi Europei, pari opportunità. Si legge: “164 Paesi, riuniti due giorni fa in Marocco, hanno adottato un patto globale per il governo delle migrazioni (global compact for migration), con l’assenza di alcuni Paesi tra cui il Governo italiano che ha mostrato chiaramente la propria avversità a questo accordo internazionale.  Il Global Compact è il primo accordo globale delle Nazioni Unite che offre un approccio comune alla migrazione internazionale in tutte le sue dimensioni e si basa sulla sovranità degli Stati, sulla condivisione delle responsabilità, sulla non discriminazione e sul rispetto dei diritti umani. Ad avviso della UIL la mancata decisione dell’Italia è un grave errore in quanto la migrazione è un fenomeno globale che non può essere governato da un solo Paese e che necessita la collaborazione concertata di tutte le nazioni interessate.
Al contrario l’Esecutivo ha appena varato e fatto approvare dal Parlamento la legge 132/2018 (detta legge sicurezza) le cui disposizioni sono l’esatto opposto di quanto proposto dalle Nazioni Unite: ha infatti abolito la protezione umanitaria, tagliato i fondi all’accoglienza ed all’integrazione dei migranti, proponendo misure discriminatorie anche per gli stranieri regolari residenti. Gli effetti sono già sotto gli occhi di tutti: con decine di migliaia di persone escluse dall’accoglienza ed abbandonate in strada, con un forte aumento dell’insicurezza per tutti i cittadini. La legge, inoltre, contiene molti elementi di dubbia costituzionalità (come ad esempio due livelli di cittadinanza, per italiani e stranieri e la sospensione della domanda di asilo anche prima della condanna definitiva per un supposto reato). Tutti contenuti in contrasto con gli obiettivi e le proposte delle Nazioni Unite. In questo modo l’Italia si isola, ancor di più dal contesto internazionale, con leggi destinate a provocare profonde lacerazioni nella convivenza civile. Per questo motivo la Uil – mentre critica fortemente i contenuti de ‘Decreto Sicurezza’ – invita il Parlamento italiano ad un voto favorevole alla ratifica del Global Compact for Migration, importante strumento globale di governo e stimolo all’immigrazione legale”.

Nelle foto tratte dal sito www.uil.it, Ivana Veronese e Carmelo Barbagallo. 
 

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