Finanza a lutto: addio a Carretti (Permira) e Mancuso (Equinox)

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Finanza italiana a lutto. Gravi perdite, nelle ultime ore, hanno colpito i vertici di due tra i principali fondi di investimento. A tracciare i profili dei due capitani d’azienda venuti improvvisamente a mancare è l’analista finanziario e magnifico rettore Università ISFOA, Stefano Masullo.
Fabrizio Carretti (Fondo investimento Permira) – “Il direttore responsabile Golf People Club Magazine Stefano Masullo, unitamente a tutti i componenti dello staff editoriale, intendono esprimere il proprio cordoglio alla famiglia ed a tutte le risorse umane del fondo di investimento Permira, per la scomparsa del partner ed amministratore delegato Fabrizio Carretti.
Fabrizio Carretti era nato e cresciuto a Vimercate, in provincia di Milano (dove dagli amici era conosciuto come Kabe) dopo un passato in Kpmg e in Lehman Brothers era entrato in Permira dal 2006 occupandosi personalmente delle grandi operazioni in Italia per il private equity globale. Fra questi l’acquisizione di Sisal, di Arcaplanet, di Valentino e di La Piadineria. In Europa per il fondo ha curato le acquisizioni di Dr. Martens e Hugo Boss, fra le altre. Lo scorso ottobre era stato affiancato come co-head da Francesco Pascalizi.
Dal 2017 aveva incominciato ad accusare alcuni problemi di salute. Da allora era in cura all’ospedale Humanitas, dove aveva costituito una fondazione. Oltre ai genitori lascia la moglie Serena, due bambine e il fratello Davide”.
Salvatore Mancuso (Fondatore Fondo di investimento Equinox, foto in alto) – “Il direttore responsabile Golf People Club Magazine Stefano Masullo, unitamente a tutti i componenti dello staff editoriale, intendono esprimere il proprio cordoglio alla famiglia ed a tutte le risorse umane del fondo di ivestimento Equinox, per la scomparsa del fondatore  Salvatore Mancuso, siciliano, finanziere, bancario diventato banchiere e poi grande investitore attraverso il fondo di private equity Equinox.
Salvatore Mancuso a 21 anni era entrato in banca iniziando la carriera in Sicilcassa dove ha diretto filiali per 9 anni.
Nel 1984 era entrato nel gruppo messinese di cantieristica navale Rodriquez, prima come direttore centrale della pianificazione strategica e poi amministratore delegato. La crisi della società culmina con la quotazione in Borsa e per Mancuso è anche l’occasione per stringere un lungo sodalizio con Gaetano Miccichè, che Mancuso volle come direttore generale in Rodriquez e con Corrado Passera, che all’epoca curava il dossier Rodriquez per conto di Carlo De Benedetti.
Con entrambi il rapporto di stima e amicizia non si è mai interrotto nel corso degli anni e si è rafforzato quando i due banchieri, arrivati nel frattempo alla guida del colosso Banca Intesa, appoggiarono il lancio del fondo Equinox di Mancuso, specializzato in ristrutturazioni aziendali.
Salvatore Mancuso dal 1992 al 1995 ricoprì l’incarico di amministratore delegato del Gruppo Gerolimich/Unione Manifatture, realizzandone la ristrutturazione industriale e finanziaria; nel 1994, diventa anche amministratore delegato di Iritecna, società del Gruppo IRI.
Dal 1996 al 1998 si occupò poi di ristrutturare il gruppo industriale in difficoltà Santavaleria; risale invece al 2000 la fondazione di Equinox Management, società di investimenti di private equity nei settori dell’industria e dei servizi che in venti anni ha effettuato decine di operazioni. Spesso si trattava di ristrutturazioni: come ripeteva scherzando lo stesso Mancuso, «mi chiamo Salvatore perché mi piace salvare le aziende»”.

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