Salerno, percettori Reddito Cittadinanza: “4.3% composto da condannati, malavitosi, stranieri senza requisiti”

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Salerno e provincia: il 4.3% dei percettori di reddito di cittadinanza non avrebbe diritto aal beneficio della misura di sostegno governativa. E’ quanto emerge da una indagine condotta “nel corso del primo semestre del corrente anno, compreso l’intero periodo di emergenza sanitaria Covid – 19, dalle Stazioni Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno”. L’Arma fa sapere: “I militari hanno condotto una capillare attività d’indagine sulla verifica dei requisiti previsti per la concessione del reddito di cittadinanza, al termine della quale è stato accertato che su di un campione esaminato di oltre 2000 cittadini percettori del sussidio, 86 non ne avevano diritto. In particolare, attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli forniti dai Comuni di residenza, sono state comprovate numerose irregolarità nelle procedure di dichiarazione del possesso dei requisiti soggettivi ed econometrici”. Dal dettaglio emergono particolari inquietanti: “Tra le principali anomalie, quelle riferite ai seguenti soggetti: destinatari di misura cautelare personale; condannati con sentenza definitiva per reati per i quali è prevista la decadenza del reddito; detenuti e ricoverati in strutture a carico dello Stato; cittadini stranieri sprovvisti dei requisiti. Numerose sono state le false attestazioni che hanno riguardato difformità circa l’indicazione della reale residenza, ossia di persone che l’hanno indicata presso un Comune diverso al fine di omettere all’interno della prevista dichiarazione che i familiari percepivano altro reddito. Così come il caso di un giovane che aveva modificato fittiziamente l’indirizzo di residenza presso un’abitazione diversa, rivelatasi poi essere una pescheria. L’attività investigativa ha permesso d’interrompere l’indebita percezione del beneficio, oltre che ad un detenuto anche a persone appartenenti alla criminalità organizzata: in un caso è stato infatti accertato che destinatario del reddito di cittadinanza è risultato essere un uomo condannato per ‘associazione di tipo mafioso’, per aver fatto parte di un sodalizio criminale operante nella piana del Sele, già sottoposto alla misura di sicurezza della ‘libertà vigilata’. Sono state riscontrate irregolarità anche nei confronti di 19 cittadini stranieri che hanno beneficiato del reddito, sebbene non residenti sul territorio nazionale da almeno 10 anni, gli ultimi due dei quali avrebbero dovuto essere continuativi. Gli esiti delle attività sono stati quindi segnalati all’Autorità giudiziaria competente ed agli Uffici territoriali dell’Inps per l’interruzione dell’elargizione del sussidio e la ripetizione delle somme indebitamente percepite, che hanno prodotto un danno erariale di oltre 350.000 euro”.

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