Alba di manette: 30 arresti tra Campania, Calabria e Puglia

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Alba di manette in Campania, Calabria e Puglia. Complessivamente 30 arresti in tre operazioni dei Carabinieri nelle province di Napoli, Caserta, Salerno, Cosenza e Bari. I fermi a Castello di Cisterna, Pomigliano d’Arco, Giugliano, Pimonte, Santa Maria Capua Vetere, Castel Volturno, Valle di Maddaloni. A Napoli, Salerno, Cosenza e, in una diversa operazione, ancora a Napoli, Salerno e Bari. Infine un arresto a Polla (Salerno).

La prima comunicazione arriva dal Comando provinciale dell’Arma di Napoli. Si legge: “Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna hanno arrestato 21 persone. I fermi in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. OCC emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.

Gli arrestati sono ritenuti vicini ad un noto gruppo camorristico contiguo ad un altro operante a Napoli e nel vesuviano.

Essi sono gravemente indiziati a vario titolo di associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Ancora della commissione di reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona.

L’operazione è l’esito di articolata attività investigativa coordinata dalla DDA della Procura di Napoli. Essa è stata condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna.
Il provvedimento cautelare ha documentato le dinamiche criminali in essere nei territori di Castello di Cisterna e Pomigliano d’Arco.

Ha permesso inoltre di ricostruire le strutture organizzative di alcune fiorenti ‘piazze di spaccio’ nei quartieri popolari ex L.219/81. Attività realizzate ininterrottamente nel periodo ottobre 2016-dicembre 2017.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, l’apice del gruppo – storicamente legato alle organizzazioni criminali dell’area orientale di Napoli – poteva contare su propri referenti locali che gestivano le piazze di spaccio all’interno dei quartieri ‘ex lege 219’ di Castello di Cisterna e Pomigliano d’Arco.

Le attività investigative, svolte mediante intercettazioni e tecniche tradizionali, sono state rinforzate anche dalle dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia.
Nello specifico è stata documentata l’esistenza di un’organizzazione di matrice camorristica lì operante.

Organizzazione dedita al traffico di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente di varia natura, commercializzati nelle ‘piazze di spaccio’ controllate e con una specifica suddivisione dei ruoli dei sodali: promotore, affiliati, gestore di piazza, addetti al recupero crediti e pusher.

Ricostruite le dinamiche criminali di ferimento di un noto pregiudicato di Castello di Cisterna, avvenuto il 26 ottobre 2016. Un commando di quattro persone, a bordo di due autovetture, esplose diversi colpi di arma da fuoco. Bersaglio fu il figlio di un elemento di spicco di un clan operante in Castello di Cisterna e Comuni limitrofi.

Un episodio da inquadrare nei contrasti sorti per il controllo del territorio e delle piazze di spaccio tra esponenti dei due gruppi.

Nel corso delle indagini sono state sequestrate quattro pistole ed un fucile mitragliatore e notevoli quantitativi di hashish e cocaina”.

NOCERA INFERIORE – La seconda operazione scattata all’alba è stata condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Salerno. “Nelle province di Salerno, Napoli e Bari, i Carabinieri stanno eseguendo un provvedimento cautelare nei confronti di 8 persone. Le ipotesi dei reati per cui sono gravemente indiziati a vario titolo, riguardano furto, estorsione, auto riciclaggio e ricettazione. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Nocera Inferiore”.

POLLA – Terza operazione nel Vallo di Diano. Il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina ha fatto scattare gli arresti per un uomo residente a Polla. E’ accusato di aver rapinato (con pistola scacciacani) il titolare di un centro scommesse. Il bottino fruttò diverse migliaia di euro.

Immagini generiche di Carabinieri.

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