Demolizione e ricostruzione, ricorso dell’impresa contro il Comune

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Epilogo inaspettato per la vicenda relativa alla ristrutturazione edilizia “attraverso demolizione e ricostruzione a parità di volume di un fabbricato in piazza Umberto I di Giffoni Valle Piana”.
L’azienda porta il Comune davanti al Tar.

I fatti – Dagli atti, reperibili attraverso un semplice accesso all’albo pretorio online del Comune, si evincono la delibera n. 55 di Consiglio Comunale del 10 ottobre 2019 e la delibera di giunta comunale n. 24 del 28 marzo 2022.

Con l’atto dell’ottobre 2019, il Consiglio comunale aveva approvato il progetto di ristrutturazione edilizia attraverso demolizione e ricostruzione a parità di volume di un fabbricato in piazza Umberto I di Giffoni Valle Piana. Del quale si metteva in evidenza l’interesse pubblico.

Si legge: “(…) Si ritiene che l’intervento, dal punto di vista urbanistico completi la riqualificazione dell’intero comparto in quanto sostituisce un fabbricato del tutto fatiscente e completamente fuori contesto rispetto all’ambiente circostante. Inoltre prevede costruzione e ampliamento dei marciapiedi e l’ampliamento della sede stradale. Tali aree vengono cedute gratuitamente all’Amministrazione comunale”.

L’approvazione in sede di Consiglio comunale è necessaria. Nel corpo della delibera si legge: “Il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici generali è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del Consiglio comunale”.

Nella delibera di giunta comunale n. 24 del 28 marzo 2022 si rileva però il provvedimento del 17 febbraio 2022 del settore urbanistica che rigetta l’istanza di permesso a costruire presentata il 6 agosto 2019.

Di fatto, si apprende che l’impresa ha impugnato questo ultimo provvedimento dinanzi al TAR. Il Comune ha quindi nominato un legale per costituirsi in giudizio.
A Giffoni Valle Piana quella legata all’edilizia si conferma dinamica alquanto dibattuta.

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