Castagne, nocciole, olio. Amodio a Pierro: “Tutela prodotti Giffoni in Consiglio regionale”

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Crollo verticale dell’economia di tutte le aziende agricole. Recentemente ho ricevuto molte segnalazioni di frequenti disagi da piccoli e medio-grandi imprenditori agricoli di nocciole, olio e castagne di Giffoni Valle Piana. Essi lamentano un forte stato di malessere. E fanno riferimento al senso di trascuratezza su problemi seri e quotidiani relativi a coltivazioni,  circuito della trasformazione e mercato economico dei loro prodotti”.

L’avvocato Silvestro Amodio è il coordinatore cittadino della Lega Salvini Premier Giffoni Valle Piana. Il 13 aprile ha inoltrato via Pec una lunga ed articolata lettera al consigliere regionale e coordinatore provinciale a Salerno della Lega, Attilio Pierro.

Amodio chiede “azioni concrete a tutela di una consistente parte di economia picentina, dalle evidenti ricadute socali”.

A Pierro dice: “Rivolgo istanza per un suo intervento in Consiglio Regionale mediante interrogazione scritta”.

Articola così: “Il prodotto tipico ‘nocciola tonda di Giffoni’ ha ottenuto il riconoscimento IGP. L’olio il riconoscimento DOP (Colline Salernitane) da oltre 25 anni. Fino ad oggi nonostante l’importante e significativa identificazione europea del marchio, questi prodotti non vengono valorizzati ed i produttori non appaiono adeguatamente incentivati.

In particolare, mi è stato illustrato dai coltivatori agricoli giffonesi che il prezzo della nocciola è totalmente crollato (€ 250 al quintale contro € 400/500 al quintale nella campagna precedente) perché la produzione nella campagna 2021-22 è stata scarsissima.

Per la castagna vi è stata una produzione parzialmente positiva con un prodotto inizialmente buono. A causa della siccità, esso ha però presentato – consegnato all’industria di trasformazione – notevoli mancanze che hanno determinato all’atto del pagamento dell’imprenditore industriale della catena della trasformazione, un quasi dimezzamento del prezzo pattuito con gli agricoltori. Da € 220 al quintale si è passati a € 120/€ 130 al quintale.

Inoltre il prezzo dell’olio – a differenza di quello degli oli di semi, raddoppiato – è rimasto stranamente intorno ai 5 euro per litro. Ciò perché, per la crisi economica, l’olio non viene più acquistato con la ‘provvista’ della famiglia, della cittadinanza e della comunità ma al supermercato che vende a prezzi stracciati olio comunitario di diversa qualità”.

Amodio fa inoltre riferimento “agli importi relativi al PSR strutturale, al PSR normale ed al PSR biologico”;  “all’andamento irregolare meteorologico e l’inquinamento atmosferico danneggiano le impollinazioni, la fioritura e la crescita del prodotto” ed “al problema del cinipide del castagno non ancora scomparso”.

Infine cita “il dilemma dei fondi dei noccioleti invasi dai cinghiali che divorano il frutto e danneggiano notevolmente le piante di nocciolo, di castagna e di olivo fino a distruggerle. Gli agricoltori hanno informato del problema della presenza dei cinghiali la Comunità Montana dei Picentini con sede in Giffoni Valle Piana ed il Sindaco del Comune. Attendono risposta”.

Altro argomento portato all’attenzione del massimo esponente istituzionale territoriale della Lega è relativo alle infrastrutture.

Amodio ricostruisce:E’ stato sottoscritto l’atto costitutivo del Comitato promotore per la candidatura del Distretto Agroalimentare di Qualità Nocciola di Giffoni IGP alla Regione Campania con tutte le componenti interessate: GAL, Consorzio di Tutela, Tonda Giffoni s.ca. (che assume il ruolo di capofila), istituzioni ed imprenditori.

L’iter dovrebbe portare alla fase successiva del progetto di attuazione finalizzato a rendere benefici a Giffoni e ai Picentini. L’iniziativa dovrà realizzare una rilevante opportunità di sviluppo per i produttori che purtroppo subiscono l’ingiusta concorrenza dell’importazione della nocciola turca di qualità e costi diversi.

Nel luglio 2020 fu posata la ‘prima pietra’ dell’opificio industriale del Polo nazionale della nocciola e della frutta in guscio Made in Italy. Agrocepi risulta soggetto proponente mentre una Srl risulta beneficiaria.

L’opera è inserita nel contratto di filiera Frutta a guscio finanziato dal Mipaaf. E’ un progetto che mette insieme nove imprese italiane con a Giffoni uno degli impianti della filiera.

Questo impianto di trasformazione della frutta in guscio – in particolare la nocciola – non risulta ancora realizzato”.

Al collega di partito, Amodio rende noto che “con nota prot. n. 9321 del 26.08.2021 ho rivolto istanza su tali tematiche al Sindaco del Comune di Giffoni Valle Piana, senza ricevere risposta”.

Esposti i problemi, Amodio indica le possibili soluzioni. “Urgono provvedimenti di sostegno per rimuovere i disagi produttivi, economici e di mercato. È necessario comprendere le cause della finora mancata realizzazione dell’opificio industriale di trasformazione della frutta in guscio e in particolare la nocciola (Polo nazionale della nocciola e della frutta in guscio Made in Italy).

Fondamentale risulta l’adozione di tempestivi e risolutivi rimedi dei danni alle colture per anomalie climatiche e malattie batteriche. Ma anche la risoluzione del dilemma dei fondi noccioleti, castagneti ed uliveti  invasi dai cinghiali.

Infine vanno comprese le motivazioni della finora mancata risposta su tali tematiche importanti per il territorio Picentino alla mia nota del 26.08.2021 inviata nell’interesse dei produttori agricoli Giffonesi da parte del Sindaco del Comune di Giffoni Valle Piana”.

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