Crociere, obiettivo ‘porto d’imbarco’. Navi da collegare alla Stazione Marittima

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11 aprile: con le sue spesse cime, la grande nave passeggeri Seven Seas Explorer ha ‘messo a terra’ – al Molo Manfredi – anche molte certezze.

La prima è che il dragaggio ha prodotto il risultato sperato. In precedenza molte navi, anche se tecnicamente il pescaggio lo permetteva, sceglievano di non attraccare lungo quella banchina. Scelta motivata dalla necessità di non correre il rischio di intasare i filtri dei motori con sabbia e fanghiglia di un fondale, comunque, troppo vicino.

Altra certezza riguarda la formidabile vicinanza dello scalo con il lungomare ed il retrostante centro storico. I crocieristi realizzano a Salerno la passeggiata diretta in centro che poche altre città del Mediterraneo offrono. Fatte tutte le debitissime proporzioni, con un pizzico di azzardo (e una grande dose di auspico) si può affermare questa dinamica ricorda per certi versi quella del porto di Barcellona, con le ramblas ed il centro storico retrostanti. Succede anche al porto di Napoli.

Proprio gli scali crocieristici più rinomati insegnano, però, che le strutture vanno completate. Per la Seven Seas Explorer e per tutte le altre navi passeggeri non dirottate al molo III Gennaio, si dovrà propriamente parlare di ‘attracchi al Molo Manfredi, nei pressi della Stazione Marittima’.

I crocieristi infatti scendono dalla nave sulla banchina in quanto non esiste il collegamento diretto con la struttura disegnata da Zaha Hadid. Manca un elemento strutturale essenziale: il finger. Si tratta del tunnel amovibile e modulabile che rende organicamente collegati due corpi altrimenti estranei: nave e stazione marittima. Esiste anche negli aeroporti.

Oggi invece i crocieristi fanno il check out a bordo e, messo piede sulla banchina, possono decidere di uscire dai varchi laterali del molo o, comunque, di non entrare nella struttura. Che rischia di restare, quindi, un corpo sostanzialmente avulso dalla importante dinamica di accoglienza.

Il finger sarà ancor più determinante quando (e se) quello di Salerno dovesse diventare porto di inizio/fine crociere. Allora potrebbero anche finalmente azionarsi i nastri trasportatori dei bagagli fino ad ora utilizzati come… sedute di fortuna durante manifestazioni e spettacoli. (Leggi in basso il calendario completo degli attracchi 2022). 

Altra certezza riguarda l’aumento della capacità di attracco del Molo Manfredi. Come annunciato il 21 marzo dall’avvocato Orazio De Nigris, AD della Salerno Terminal Passeggeri (leggi qui), son iniziati i lavori della Autorità portuale di montaggio delle tre grandi bitte alla radice del Molo Manfredi. Esse consentiranno, tra circa un mese, l’attracco di navi di segmento più grande. Come la enorme Mein Shift 6.

I progressi, quindi ci sono. La bella immagine della nave attraccata in centro città lenisce l’amarezza per gli enormi ritardi accomunali negli ultimi decenni nella trasformazione in polo crocieristico di questo lato del porto.

 

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