Porta Ovest sarà terminata nel 2023, aprirà nel 2024. Forse… L’interlocuzione con il forbito assessore Michele Brigante aggiunge elementi di conoscenza ma non dissipa le nebbie sulla piena funzionalità di un’opera ‘ciclopica’ non per la complessità della stessa ma per i suoi tempi di realizzazione. Nel 2023 saranno trascorsi 16 anni dall’inizio dei lavori (leggi qui). Eppure al 29 dicembre 2022 nessuno riesce a rispondere alla domanda “quando i camion transiteranno per le gallerie?”.
Quesito logico quanto, però, di enigmatica interpretazione. Alle gallerie dovranno sommarsi le costruzioni dei due svincoli. Opere complesse. Quello del Cernicchiara, in particolare, prevederà un viadotto di collegamento con l’autostrada. Più giù, altezza villa Poseidon, si sta studiando la migliore soluzione per garantire fluidità e sicurezza allo sbocco del tunnel. Qui prevista la fuoriuscita in direzione-autostrada.
Quotidianamente l’utilizzo del viadotto da parte di migliaia di camion usura la struttura vecchia di mezzo secolo. Tanto che la manutenzione dev’esere pressoché quotidiana. Tutto a carico del Comune, ente proprietario. Al momento mancano anche i marciapiedi e l’illuminazione pur promessi in epoca pre pandemia in una conferenza stampa realizzata in sala Giunta.
Intanto, mentre “la giunta il 28 dicembre ha approvato il PUMS (Piano urbano di mobilità sostenibile)” un intero quadrante della città resta quotidianamente ostaggio dei traffici su gomma del porto commerciale. La luce in fondo al tunnel ancora non si vede.
