Lamezia, la DDA sgomina il clan Giampà. Gli attentati e le estorsioni. Gratteri chiede ai commercianti di denunciare

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Nelle prime ore della mattinata odierna personale della Polizia di Stato di Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo di Roma, nell’ambito di una operazione denominata “Nuove leve”, ha eseguito 11 provvedimenti cautelari emessi dalla locale Procura della Repubblica – D.D.A., che, di fatto, hanno sgominato il clan Giampà. Gli arrestati sono ritenuti colpevoli, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, di numerose estorsioni a carico di esercizi commerciali ed imprenditori operanti nella città di Lamezia Terme, nonché di atti intimidatori consistiti nel posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi delle attività commerciali e danneggiamenti con l’utilizzo di ordigni esplosivi. Le attività investigative sono state condotte, con il concorso del Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nelle persone del Procuratore Aggiunto Dr. Giovanni Bombardieri e del P.M. Dr. Elio Romano, con la supervisione del Procuratore Capo Dr. Nicola Gratteri.  E così si è accertata la responsabilità di alcuni degli odierni arrestati nella collocazione ed esplosione di un ordigno ad alto potenziale nei pressi del cancello d‟ingresso della villa di un imprenditore con l’intento di costringerlo a restituire la somma di 100.000 euro. E’ poi emerso il coinvolgimento della cosca in una capillare attività estorsiva, finalizzata al sostentamento economico delle famiglie degli associati detenuti, nei confronti dei commercianti ambulanti che accorrevano a Lamezia Terme in occasione dell’annuale festa di San Giovanni. Ed ancora s’è fatta luce sulla collocazione a scopo estorsivo, di una bottiglia molotov nei pressi di una frequentata palestra del centro. Altro elemento di assoluto pregio delle investigazioni, condotte con l‟attivazione di numerosi presidi tecnologici nonché con la puntuale analisi delle diverse dichiarazioni dei più recenti collaboratori di giustizia della cosca Giampà, attiene ai rapporti  della cosca rispetto a tutte le altre famiglie di ‘ndrangheta calabresi. Uno dei destinatari del provvedimento restrittivo risulta irreperibile, poiché non è stato rintracciato presso il suo abituale domicilio, e per il quale sono in atto ulteriori ricerche. Il Procuratore Gratteri, nel corso della conferenza stampa odierna, presso il Centro Polifunzionale della Polizia di Stato, ha avuto parole di elogio per gli operatori della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato P.S. di Lamezia per il grande lavoro investigativo che hanno fatto e stanno facendo nel territorio lametino. Nel caso in specie, in breve tempo hanno smantellato anche le “nuove leve”, ricostituitesi a seguito degli arresti degli ultimi anni. In virtù del loro lavoro, impiego e serietà affiancati dalla magistratura ha invitato gli imprenditori e commercianti di Lamezia a fidarsi delle nuove forze di polizia sul territorio denunciando i reati subiti approfittando dell’efficace azione di contrasto in atto.

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