Prato. Marocchino, violenze su moglie (italiana) e figli. A lei spacca la testa. Arrestato dalla Polizia

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Nelle ultime ore personale della Divisione Polizia Anticrimine di Prato, diretto dal Primo Dirigente Dottoressa Rita Cascella, a seguito di attività info-investigativa, ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla locale Procura della Repubblica a carico di un cittadino marocchino reo di maltrattamenti in famiglia.

“I fatti – spiega la Questura di Prato – hanno avuto inizio dall’analisi di un considerevole numero di interventi per lite in famiglia effettuati dal personale della Squadra Volante presso l’abitazione di una coppia, composta da un’italiana ed un marocchino, genitori di tre bambini di 7, 4 e 1 anno. Una volta sedate le liti, però, i fatti accaduti non venivano fatti oggetto di alcuna denuncia, fino a quando un episodio più grave degli altri ha infine convinto la donna a farsi accompagnare dagli Agenti presso il locale ospedale per ricevere le cure del caso, e farsi assistere dalle varie componenti del ‘Codice Rosa’, protocollo operativo ottimamente attuato in Prato proprio per la tutela delle donne e dei minori vittime di violenza. Intanto, la Divisione Polizia Anticrimine ha proceduto ad una compiuta analisi sia degli interventi effettuati nel corso degli anni presso l’abitazione della coppia, sita nella zona nord di Prato, sia degli accessi effettuati presso il Pronto Soccorso dalla donna, che ha fornito ai sanitari svariate versioni sulle circostanze degli infortuni occorsile, sia infine raccogliendo testimonianze tra i parenti e conoscenti della donna.

A tal punto la vittima, adeguatamente supportata dalle Associazione aderenti al Protocollo Rosa, veniva messa in sicurezza unitamente ai propri figli presso una struttura protetta sita fuori provincia e, accompagnata dagli operatori sociali, giungeva a sporgere dettagliata denuncia dei vari episodi che l’avevano vista vittima, unitamente ai propri figli, di vessazioni e violenze fisiche e psichiche, specificando in maniera puntuale le circostanze nelle quali aveva finanche riportato la rottura della teca cranica ed il cui referto era infatti attenzionato dagli investigatori. Pertanto, chiarito il quadro completo degli episodi di violenza, veniva fatta richiesta di emissione di misura cautelare in carcere alla locale Procura, che è stata emessa ed eseguita nella giornata di ieri quando l’uomo, quarantenne, è stato condotto in stato di arresto dagli uomini della Divisione Polizia Anticrimine presso il Carcere di Prato” .

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