Raffica di denunce e Daspo. Taranto, identificati i 12 aggressori dei calciatori rossublù

0

Nelle ultime ore gli agenti  della Digos della Questura di Taranto, su delega dell’autorità giudiziaria, hanno eseguito perquisizioni e notificato avviso di garanzia a carico di 12 soggetti, tutti tarantini, ritenuti responsabili dell’aggressione ai giocatori e allo staff del Taranto F.C., avvenuta nel corso di un allenamento lo scorso 22 marzo.

La Questura di Taranto spiega: “”Agli indagati è contestata, in concorso tra loro, una pluralità di reati: percosse, lesioni aggravate, violenza privata, fabbricazione o commercio di materiale esplodente, esplosioni pericolose, porto d’armi e di oggetti atti ad offendere, lancio di materiale pericoloso e scavalcamento ed invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive.
Secondo le prime ricostruzioni i soggetti, parte di un gruppo di almeno 20 persone appartenente alla tifoseria ultras curva nord, il 22 marzo scorso avrebbero fatto irruzione, forzando il portone di ingresso, nell’area di allenamento dello stadio Iacovone per inscenare una protesta contro la compagine sportiva ionica, ritenuta responsabile di una serie di prestazioni deludenti.
La protesta sarebbe poi degenerata in atti di violenza trasformandosi in una vera e propria spedizione punitiva contro la squadra e soprattutto nei confronti di alcuni giocatori additati, da più parti, come i veri responsabili del declino del Taranto F.C. Nell’occasione sono state avviate, altresì le procedure per l’irrogazione del Daspo. Gli indagati sono considerati una parte, seppur consistente, di un gruppo di almeno 20 persone e pertanto sono in corso ulteriori indagini ed accertamenti finalizzati ad identificare gli altri responsabili”.
DASPO – La Divisione Investigazioni Generali Operazioni Speciali della Questura di Udine in questi giorni ha notificato cinque provvedimenti ad altrettanti tifosi di varie squadre di calcio, sorpresi dalle telecamere di sorveglianza dello stadio di Udine. I fatti risalgono agli incontri disputati tra la squadra dell’Udinese verso quella del Milan, della Juventus e della Roma.
Il 15 gennaio durante la partita “Udinese-Roma”, tre tifosi romanisti: B.L. di 25 anni, M.D. di 32 anni e V.G. di 38 anni, sono stati individuati mentre seguivano l’incontro stando seduti a cavalcioni del vetro separatore posto a delimitazione tra gli spalti ed il campo da gioco, nell’ambito del settore “curva ospiti” e “curva sud”. Nonostante i ripetuti inviti a scendere, anche dal personale della Digos di Roma, gli stessi non ottemperavano ai richiami. Ai tifosi veniva applicata la prevista sanzione amministrativa, secondo il regolamento dello stadio “Friuli”, per il quale, in caso di reiterazione di condotta irregolare nel corso delle stesso campionato, anche commessa in impianti sportivi di altre città, sia applicato il provvedimento del Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive).
Analoga sorte anche per il tifoso juventino B.M. di 33 anni, durante la partita “Udinese-Juventus” del 5 marzo, che più volte veniva invitato a sedersi dagli agenti della Squadra Tifoserie della Questura di Udine e dagli steward della “curva nord”, ma, nonostante tutti i richiami ricevuti, continuava a intralciare le vie di fuga ed impediva la visione dell’incontro al pubblico seduto alle sue spalle.
Il 29 gennaio durante la partita “Udinese-Milan”, M.F. tifoso udinese, si era reso responsabile di atti violenti nei confronti di uno steward in servizio allo stadio del capoluogo friulano, nonché di provocazioni ai tifosi romagnoli nel successivo incontro di basket “GSA Udine – Forlì”, disputato nella stessa giornata a Cividale del Friuli (UD). Al soggetto è stato vietato per il periodo di 3 anni l’accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive di calcio per in campionati di serie A, B, lega Pro, D, per il campionato regionale Friuli Venezia Giulia “eccellenza” e per gli incontri di carattere amichevole, nonché le altre manifestazioni nazionali ed europee, comprese quelle programmate all’estero (Champions League, Europa League, Coppa Italia) e gli altri incontri della nazionale italiana compresa l’Under 21, e per 2 anni, per le manifestazioni sportive di pallacanestro valevoli per i campionati nazionali di serie A, A2, B, C e D e gli incontri di carattere amichevole e gli incontri della nazionale italiana.

Condividi.

Lascia un commento