Masullo: “Zanzare, 800mila morti all’anno. Fiaccarono Impero romano”

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Illuminante quanto sorprendente relazione del professore ed economista Stefano Masullo, magnifico rettore Isfoa – Libera e Privata Università di Diritto Internazionale – circa gli eventi che hanno segnato nel tempo le sorti dei popoli e, quindi, indirizzato la storia.

Masullo scrive: “Quando si parla di stragi etniche o di distruzione creatrice a livello economico bisognerebbe soffermarsi a leggere ed osservare i numeri riguardo le morti causate dalle zanzare. Il fragilissimo insetto è «più mortale della forza umana, delle armi e delle menti dei generali». Le zanzare, avendo ucciso, diffondendo malaria, febbre gialla e dengue, metà del genere umano, hanno determinato la storia più di ogni altro evento” .

Spiega: “Alexander von Humbold , nel 1822, ammoniva che in America latina il pericolo maggiore non erano gli animali feroci e le popolazioni ma la «plaga de las moscas», il tormento delle zanzare. A differenza di altri insetti, le zanzare non favoriscono l’impollinazione. Il loro unico scopo ecologico sembra essere la trasmissione d’agenti patogeni, in particolare la malaria, che ha ridotto notevolmente la popolazione umana e di altre specie. Le loro limitazione e estirpazione contribuirebbero alla crescita dell’umanità, che già ora si teme che vada oltre ogni bilanciamento biologico ed economico. Le zanzare diffondono oltre quindici malattie, da virus, batteri, vermi e funghi, le più frequenti delle quali sono la malaria e, nelle regioni tropicali e subtropicali, la febbre gialla. Di malattie diffuse dalle zanzare muoiono più di 800.000 persone l’anno. Solo le femmine anofele pungono assorbendo sangue e immettendo uno o più di uno dei parassiti della malaria. Nell’uomo essi si moltiplicano nel fegato. Dopo circa due settimane il batterio entra in circolo provocando febbri altissime, anemia, sincopi, diarrea, vomito, encefaliti. Il parassita si trova nelle ghiandole salivari della zanzara e induce la soppressione del suo anticoagulante, per cui la quantità di sangue assorbita ad ogni puntura è minima. Ciò induce la zanzara a pungere più volte e ogni volta trasmette il parassita. È uno stratagemma del Plasmodium per aumentare la diffusione. Il filologo Friedrich Schürr sostiene che il dialetto romagnolo – da lui studiato per decenni e incomprensibile per chi non è di quelle parti – è la lingua più prossima alle celtiche, prelatine. Ciò sarebbe dovuto alle zanzare delle paludi del ferrarese e del ravennate, che tennero alla larga Longobardi e Franchi. Romani, Bizantini e Goti evitavano di uscire dalle città. La guerra greco-persiana del V secolo a.C. fu decisa dalla malaria e dalla dissenteria che colpirono la metà delle truppe persiane. Alessandro Magno, durante la megalomane invasione dell’Asia, morì di malaria a 31 anni. I nugoli di zanzare delle 310 miglia quadrate delle paludi Pontine attorno a Roma che Giulio Cesare, dice Plutarco, aveva previsto di bonificare, contribuirono a proteggerla da Cartaginesi, Germani e Unni ma indebolirono progressivamente l’Impero. I popoli dell’Africa occidentale erano resistenti alla malaria e per questo furono vittime, più di altre popolazioni, dell’orrendo mercato degli schiavi. Durante la seconda guerra mondiale medici nazisti a Dachau infettarono migliaia di persone di malaria alla ricerca di medicamenti. La specie umana, nonostante la fragilità fisica è riuscita a prevalere su tutte le altre tranne che sui parassiti: virus, batteri, vermi e funghi. Dopo secoli d’ignoranza e d’impotenza s’è imparato a contenerli ma non ad eliminarli, perché non si sa come estirpare una specie. I parassiti sono invincibili perché capolavori biologici di sopravvivenza. I loro alleati nell’attacco ad altre specie e nella loro diffusione planetaria sono le zanzare, le cui tracce risalgono a 190 milioni di anni orsono. Nei loro fossili c’è sangue di dinosauri. Si sono vinte molte battaglie, tant’è che la malaria non è più la tragedia di pochi decenni orsono ma la guerra è perduta in partenza anche perché l’uomo, alterando il mondo, facilita le zanzare a diversificarsi e a moltiplicarsi. La anofele, vettore della malaria, si adatta subito a modificazioni ambientali. Durante i bombardamenti nella seconda guerra mondiale gli abitanti di Londra vissero a lungo nella metropolitana. Si selezionò presto una zanzara che invece di sangue di uccelli e dell’uomo si nutriva di sangue di topi e ratti. Le legioni di zanzare sono guidate da «generali» di cui i più sagaci sono l’anofele – presente ovunque – e l’aedes, diffusa nelle regioni tropicali e subtropicali”.

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