Pan Benevento, Sandra Lonardo: “Ecco come valorizzo il territorio”

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Sono panettoni ma, se li produci con con l’olio extravergine di oliva e non con il burro, non puoi chiamarli così. “Lo Stato, di fatto, è il socio occulto di chiunque intenda fare impresa. Inoltre è stringente sulle denominazioni. Sulle nostre confezioni c’è allora scritto ‘Pan Benevento’”.

La Sandra Lonardo che non t’aspetti. Nella frenesia dell’attività natalizia, dalla sua Ceppaloni racconta genesi ed evoluzione imprenditoriale. Già senatrice e presidente del Consiglio Regionale della Campania, da quattro anni ha trovato affermazione “seguendo le mie passioni per le ricette e la cucina”.

  • Si rende conto che sta tentando di scardinare una delle convinzioni nazionali: ossia che il panettone appartiene al nord…

Certo. E le dirò che abbiamo anche sostanziali differenze. Noi impieghiamo l’olio extravergine di oliva, ricco di polifenoli e vitamina E, antiossidante e di contrasto ai radicali liberi. Con l’acido oleico che apporta acidi grassi monoinsaturi, in grado di far diminuire il livello di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e di far aumentare invece quello buono (HDL). Nel nostro ‘panbenevento’ non v’è traccia di burro”.

  • Altro che cucina. Questa è scienza…

“Produciamo alta qualità. L’insieme del meglio, anche dal punto di vista nutrizionale, che il Sannio offre. Nulla nasce per caso. Tutto quanto proponiamo è il frutto di sinergie e di mirate collaborazioni: con un noto professore della Università del Sannio, con una amica animata dalle mie stesse visioni e passioni, con un amico pasticcere abile nel tramutare in prodotto le mie ricette e le mie sperimentazioni”.

  • Il risultato è che nelle confezioni è racchiuso un compendio dei prodotti locali.

“Sì. Utilizziamo miele di Sulla, vino Falanghina, olio extravergine nostrano, i lingotti di cioccolato di San Marco dei Cavoti, i ‘baciotti’ fatti solo per il mio marchio e così via. I conservanti chimici non li abbiamo mai voluti”.

  • Tutto sommato, è questa un’altra forma del ‘fare politica’…

“Promuovere i migliori prodotti alimentari di un territorio, anche attraverso un packaging artigianale ma studiato sin nei particolari, significa valorizzarlo e creare le condizioni per lo sviluppo, in loco, dell’economia. I nostri prodotti sono richiesti anche al nord. Con il Sannio è così l’intera Campania ad arricchirsi di una ulteriore immagine di eccellenza alimentare.

L’intenzione è di allargare i confini. La Campania è terra di prodotti dalla qualità assoluta. Il tema del Panbenevento 2022 è la mela annurca con glassa alle mandorle. Quello del 2023 sarà la castagna. In onore al Cilento (ma anche all’Irpinia ed ai Picentini, ndr)”. 

  • Il rapporto Stato-impresa vissuto dall’altra parte. Lei ora ha acquisito una conoscenza completa. E con un Premier donna…

“Di Giorgia Meloni mi piace il piglio, la risolutezza e la sorprendente testardaggine. Sono curiosa di vederla al banco di prova dei fatti per capire se riuscirà ad affermare discontinuità con l’impianto-Draghi. Non ci conosciamo di persona. Quando ero al Senato lei era alla Camera”.

  • Potrebbe allora farle assaggiare il suo Pan Benevento… Magari raccontandole l’origine dei prodotti in uno con la necessità di ammorbidire il rapporto Stato-impresa…

“Mi ha dato un’idea. Mi piace. Le invierò una confezione per questo Natale”.     

       

       

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