Pignasecca, blitz anti-abusivismo: sequestri e denunce. Ex base Nato, sigilli a grande immobile per abusi edilizi

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Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Polizia Municipale finalizzati ad assicurare il controllo del territorio, personale della Unità Operativa Avvocata ha effettuato una vasta operazione al fine di ripristinare le condizioni di vivibilità nella zona della Pignasecca. L’intervento ha visto anche la partecipazione degli Agenti del reparto Investigativa Centrale della Polizia Municipale e del personale ASIA. L’attività di controllo ha riguardato sia il commercio su aree pubbliche che quello in sede fissa per un totale di 23 attività commerciali. Durante i controlli sono emerse infrazioni relative alla vendita di prodotti alimentari senza alcun titolo autorizzativo, eccedenze nelle occupazioni di suolo pubblico, ed occupazioni di suolo pubblico completamente abusive.
All’interno dell’area mercatale sono stati sequestrati circa sette quintali di prodotti ortofrutticoli, merce che è stata interamente devoluta alla Parrocchia Santa Chiara Vergine per la mensa dei poveri attiva in Piazza del Gesù. Le sanzioni pecuniarie comminate agli esercizi commerciali ammontano a complessivi undicimila Euro, inoltre nel corso delle attività un venditore è stato denunciato a piede libero per i reati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

Sequestro immobile in viale della Liberazione – La Polizia Locale, Unità operativa Tutela Edilizia, a seguito di sopralluogo ha posto sotto sequestro un complesso immobiliare con annessa attività commerciale in viale della Liberazione, ex base NATO.
Gli Agenti, intervenuti unitamente al personale tecnico del Comune, hanno accertato che lo stato dei luoghi non risultava conforme a quanto descritto nella C.I.L. (comunicazione inizio lavori) per lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione.
Era stato realizzato un esorbitante incremento volumetrico ed opere edili esterne, non rientranti tra quelle indicate nella C.I.L., non consentite dalla normativa urbanistica vigente oltre che a quelle ambientali e, pertanto, non sanabili.
Inoltre l’area, in cui ricade il complesso, è assoggettata a vincoli ambientali, pertanto le opere eseguite esternamente sono state eseguite in assenza di parere della Sovrintendenza.
L’intera area è stata sottoposta a sequestro preventivo e il rappresentante della società commerciale è stato denunciato

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