Trieste. Neonata abbandonata e morta. La madre 16enne alla Polizia: “Non sapevo di essere incinta. Poi ho avuto paura”

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Assume contorni sempre più chiari la vicenda, tragica nell’epilogo, della neonata morta a Trieste. Ad indagare è la Polizia che ricostruisce e rende noto: “Nel primo pomeriggio di domenica 7 maggio, personale in servizio di Volante, su richiesta degli operatori del 118, interveniva in via Costalunga 49, ove, in una zona isolata del giardino condominiale, era stata rinvenuta una neonata abbandonata.
L’infante, le cui condizioni apparivano da subito estremamente critiche, in condizioni di ipotermia e non reattiva, veniva ricoverata presso l’unità di terapia intensiva neonatale del locale Ospedale infantile “Burlo”, ove decedeva alle successive ore 21.30 circa.
Immediate le ricerche esperite e finalizzate al rintraccio della madre, operate dagli uffici operativi della Questura, anche con l’allertamento delle sale operative delle altre forze di Polizia.
Durante lo svolgimento dei sopralluoghi investigativi esperiti dalla Squadra Mobile, intorno alle ore 17 una minore, accompagnata dalla madre, si presentava al pronto soccorso del predetto nosocomio per essere sottoposta a visita a seguito del parto.
La ragazza, una studentessa triestina, in evidente stato di shoc, avrebbe riferito ai sanitari di non sapere di essere in gravidanza, di aver partorito inconsapevolmente, da sola, nel bagno di casa nel corso della notte e, spaventata, credendo che il neonato fosse morto, ha ritenuto di potersi ‘liberare’ del corpo, lasciandolo nell’area verde posta nelle vicinanze.
I familiari conviventi, a loro volta, non avrebbero avuto cognizione dello stato di gravidanza della giovane, né avrebbero avvertito grida, vagiti o lamenti che potessero far supporre quanto accaduto.
Tuttavia, avendo notato la presenza delle forze dell’ordine nei pressi dell’abitazione, essendosi sparsa la notizia del ritrovamento della neonata ed avendo rilevato alcune tracce di sangue nel bagno, i familiari mettevano alle strette la ragazza, che decideva di narrare quanto accaduto. Appreso ciò, la giovane veniva immediatamente condotta presso il vicino pronto soccorso, per essere sottoposta a controlli medici.
La posizione della minore è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni; contemporaneamente è stata notiziata la Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario anche al fine di verificare l’eventuale sussistenza di ulteriori responsabilità penali. Sono in corso accertamenti finalizzati a ricostruire in modo più dettagliato i confini dell’intera vicenda”.

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