Santa Teresa, tedesca rischia l’annegamento sulla spiaggia con divieto di balneazione. Pronto il bando per attrezzare gli arenili ‘liberi’

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L’incidente occorso alla turista tedesca che nel pomeriggio ha rischiato seriamente di perdere la vita in seguito ad un bagno a Santa Teresa (la donna, probabilmente colta da malore, è stata portata in codice rosso all’ospedale), ha portato immediatamente il Comune di Salerno a realizzare i dovuti approfondimenti in ordine al servizio di salvamento. Innanzitutto, trapela da Palazzo di Città, la spiaggia libera di Santa Teresa risulta ufficialmente utilizzabile solo come solarium in quanto il divieto imposto dalla Capitaneria – perenne perché la spiaggia è in zona portuale – non permette la balneazione. Di conseguenza, nessun servizio di salvamento è necessario, né previsto. Il Comune a breve emetterà un bando che dovrà garantire la presenza di attrezzatura (sdraio, ombrelloni) sia a Santa Teresa che sulle restanti spiagge libere della città. Per quelle non vincolate dal divieto di balneazione, chi si aggiudicherà la gara dovrà assicurare anche il servizio obbligatorio di salvamento con postazione, bagnini e mezzi. Cosa che già fanno gli stabilimenti privati. Ordinariamente, per le le spiagge libere non in concessione e non vincolate da divieto di balneazione, il Comune prevede l’affissione del cartello del ‘limite delle acque sicure’. Resta il dubbio: migliaia di persone, durante l’estate, amano bagnarsi a Santa Teresa. A quale corpo di polizia giudiziaria tocca l’onere di far rispettare il divieto di balneazione? E perchè, storicamente, non è mai stato elevato un verbale?
In merito interviene l’ex assessore comunale Augusto De Pascale: “Allora feci pubblicare l’elenco delle spiagge interdette alla balneazione (quelle a 300 metri dallo sfociare dei fiumi e dagli scarichi di liquami se non sigillati) oltre che di quelle in zone portuali. Se un arenile viene dato in concessione per la balneazione è obbligo del titolare della concessione mettere in sicurezza la spiaggia”.
Va infine ribadito che chiunque ha diritto di poter raggiungere la linea di battigia senza dover pagare alcun ingresso agli stabilimenti. La giurisprudenza però non chiarisce se ci si può fermare, nel limite dei 5 metri, magari con un telo per fare il bagno.

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