Casa di 10mq covo di islamici: Polizia sequestra permesso di soggiorno, passaporto e altri documenti falsi

0

La Polizia di Stato, nell’ambito dei quotidiani controlli di prevenzione particolarmente rafforzati in questo periodo ove si vive un clima di allerta terrorismo a seguito dei noti episodi avvenuti in Europa, stanotte ha effettuato un’irruzione a Napoli in una abitazione in Vico VI Duchesca.
Gli agenti della sezione “Volanti” dell’Ufficio Prevenzione Generale, infatti, dopo aver accertato che al terzo piano di uno stabile viveva un pregiudicato 40enne, Z.H.B.  di nazionalità pakistana, risultato essere un punto di riferimento di moltissimi cittadini extracomunitari di religione islamica, hanno fatto irruzione nell’appartamento. L’abitazione, della grandezza di soli 10mq con annesso il bagno, dall’esame di numeroso materiale cartaceo è risultata la residenza di moltissimi stranieri seppur, all’atto pratico, ci viveva solo Z.H.B.
Il 40enne è stato trovato in possesso di 6 copiosi fascicoli contenenti documenti relativi a svariati stranieri che, in varie parti d’Italia, avevano presentato denuncia di smarrimento dei propri documenti d’identificazione.
Sequestrato un p.c. portatile con hard disk e stampante, un permesso di soggiorno falso sul quale erano riportate le generalità di un cittadino indiano ma il cui numero identificativo corrispondeva a quello assegnato ad una cittadina marocchina.
Rinvenuta e sequestrata, all’interno di un portafoglio custodito in un cassetto del comodino, la somma di 630 euro della quale l’uomo non ha saputo dare contezza composta, tra l’altro, anche di una banconota da.50 euro palesemente falsa.
Sempre all’interno del cassetto del comodino i poliziotti hanno sequestrato un passaporto denunciato come smarrito il 30 agosto scorso, intestato ad un cittadino indiano nonché 3 involucri contenenti sostanza in polvere, inviata al laboratorio di chimica della Polizia Scientifica per accertarne l’eventuale azione stupefacente.
Il 40enne è stato denunciato, in stato di libertà, in quanto responsabile dei reati di ricettazione e possesso di monete falsificate. Sono in corso, da parte della Polizia di Stato, accertamenti circa la documentazione rinvenuta, sia in formato cartaceo che sotto forma di file custoditi all’interno del P.C.

Condividi.

Lascia un commento