VIDEO – De Luca attacca Salvini: “Veste come un profugo albanese…”

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Impiega 115 secondi, Vincenzo De Luca, per riempire di propri ‘contenuti’ la sua seguente ‘enunciazione di principio’: “Non esiste al mondo realtà politica fatta di risse quotidiane e di aggressività permanente, di un decennio di cultura dell’aggressione portata avanti da 5 Stelle e leghisti..”. Domenica mattina convoca una riunione Pd “a sette giorni dalle elezioni” per dire, preciso, in che modo bisognerà votare: “Il nome di Franco Roberti su ogni scheda”.
Fatta la premessa, va sugli obiettivi preferiti: Salvini e la Lega, Di Maio, la Grillo e il Movimento 5 Stelle. Al 115esimo secondo dice, con voce profonda: “I 5 Stelle hanno diffuso la cultura della violenza verbale e non solo: in Consiglio regionale registriamo loro atti di squadrismo. La Grillo sta facendo campagna elettorale nel pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino. Cialtroni. Cialtroni…”. La folla lo applaude, lui ‘sente il sangue’ e va, forte: “Quota-cento è una idiozia totale che solo Salvini poteva inventare. A proposito, mi sono impegnato ad inviargli un vestito della sartoria napoletana. Lo vedo girare come un profugo albanese… In Sardegna, al tavolo di trattativa con gli allevatori di capre, tutti i pastori erano vestiti in giacca e cravatta; il ministro degli Interni aveva il giubbino di pelle di capra… Salvini, il tempo delle buffonate è finito per tutti: vestiti da ‘cristiano’, non sei obbligato ad andare in giro in pigiama. Ma Salvini è aldilà del principio del bene e del male…”. Su Di Maio dice: “Quell’altro con il reddito di cittadinanza… Abbiamo deciso di non utilizzare i ‘navigator’: sono tra quelli che non hanno ancora capito che c..zz.. devono fare questi ‘navigator’. E’ vergognoso che dicano di voler cacciare i partiti dalla sanità e poi il ministro Grillo vada a fare campagna elettorale negli ospedali di Avellino e Ariano Irpino, Comuni nei quali si vota per le amministrative. Avevo dato disposizione che non dovevano entrare nei pronti soccorso: prenderemo provvedimenti disciplinari. State facendo campagna elettorale nelle strutture sanitarie, razza di truffatori. La Campania è fuori dal commissariamento ma a Roma non vogliono riconoscerlo. La realtà, però, è più dura della cialtroneria di Grillo e di Di Maio”.

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