Era la notte tra 21 e 22 dicembre quando una forte mareggiata scaraventò una grossa nave sugli scogli di Sant’Antioco, nel sud-ovest della Sardegna. La prima immediata operazione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera determinò il salvataggio dei dodici membri dell’equipaggio (vedi video delle operazioni effettuate con elicottero). Successivamente gli sforzi si concentrarono sia sulla verifica degli eventuali livelli di inquinamento che delle operazioni di recupero-disincaglio della grossa nave (onere, comunque, dell’armatore). Già il 26 dicembre, il Corpo comunicò: “Prosegue il monitoraggio della motonave Cdry Blue, incagliata sulla costa sud-ovest dell’isola di Sant’Antioco. Nella giornata odierna e ieri in volo il mezzo aereo ATR42 della Guardia Costiera. Dai rilievi effettuati con la strumentazione di bordo, non sono state riscontrate tracce di inquinamento. In corso le attività propedeutiche alla messa in sicurezza dell’unità (VEDI VIDEO)“. Oggi la Capitaneria ha diffuso immagini ancor più esplicative: l’ispezione del 4°nucleo sub Guardia Costiera Cagliari.
Prosegue l'attività di monitoraggio del #4°nucleo sub#Guardia Costiera#Cagliari a tutela dell'ambiente marino circostante la motonave CDRY BLUE, incagliata sulla costa Sud-Ovest dell'isola di Sant'Antioco.
Pubblicato da Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera su Mercoledì 1 gennaio 2020
