Virus – De Luca ordina “repressione”. La destra sta con lui

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157 pazienti positivi al Covid-19 in Campania, di cui due guariti e un deceduto. Il bilancio delle ore 18 dell’11 marzo diramato dalla Unità di Crisi della Protezione Civile, spinge il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a chiedere al Prefetto di Napoli “un impegno straordinario da parte delle Forze dell’Ordine per garantire che l’Ordinanza emessa per bloccare il contagio sia rispettata da tutti i cittadini”. Nei minuti in cui la Guardia di Finanza gli comunica di aver sorpreso 50 ospiti e diversi e camerieri in una villa di Scafati (Sa) ad una cena con musica (20 euro a menù fisso…), De Luca afferma: “Abbiamo chiesto l’osservanza piena dell’Ordinanza. E inoltre, per ragioni di coordinamento organizzativo, di sapere quante unità delle Forze dell’Ordine quotidianamente vengono impegnate e su quali territori su questo fronte. Vanno impediti assembramenti che ancora si registrano in tante realtà urbane e che finiscono per vanificare le misure di rigore prese per non alimentare il contagio. E’ assolutamente necessaria un’azione repressiva nei confronti di comportamenti irresponsabili”. Presa di posizione che segue il colloquio avuto con il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno Matteo Piantedosi. Un paio d’ore prima, con Ordinanza numero 12, il Governatore aveva disposto “con decorrenza immediata e fino al 3 aprile  il divieto di svolgimento in Campania, dei mercati anche rionali e settimanali e di fiere di qualsiasi genere”. 

Pugno di ferro – Posizione che, politicamente, non passa inosservata. Oggi, fuori dalla Campania, l’immagine di De Luca non è più legata alla parodia che ne fa Crozza; oggi il Governatore è tornato ad essere punto di riferimento nazionale – e non solo dell’area politica di appartenenza -, capace come pochissimi di proporre un linguaggio essenziale, concreto, proprio dell’uomo di comando. Nella vicenda emergenziale Convid-19 De Luca dà il meglio, anticipando i provvedimenti di Governo e apparendo capitano sicuro al timone della nave in tempesta. Coglie i sentimenti, interpreta le paure tramutandole in azione politica. Lascia pochi argomenti agli oppositori (unica notevole sbavatura: l’originario mancato rinvio dei concorsi) tanto che gli si affidano e, tutti, gli riconoscono – implicitamente ma anche chiaramente – l’onere del comando. Valeria Ciarambino, ad esempio, in maniera politicamente matura rafforza l’azione del governo regionale. Altri preferiscono un utile silenzio. E la destra? Quella ‘pura’ non conosce compromessi: l’autentico messaggio di Mariano Falcone, ex segretario provinciale della Lega, vale doppio. “Ero, sono e resto avversario di De Luca. Ma sono prima di tutto un uomo. E devo ammetterlo. Bravo Presidente. Stai difendendo la nostra gente”.

Contagiati 157 – La Unità di Crisi della Protezione Civile della Regione Campania comunica che “tra la notte scorsa e la mattinata odierna sono stati esaminati 87 tamponi presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno. 10 di questi sono risultati positivi. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità”. 

Totale positivi in Campania: 157, di cui 2 guariti, 1 deceduto.

Riparto positivi per provincia: Napoli: 100 (di cui 56 Napoli, 16 Asl Napoli 2, 28 Napoli 3); Caserta: 26; Salerno: 17; Avellino: 7; Benevento: 2; altre province italiane: 5.

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