DE LUCA DEMOLISCE IL REATO DI ABUSO D’UFFICIO E LA LEGGE SEVERINO. CHIEDE AI GIOVANI DELL’ANCI DI ‘FARE LA GUERRA CONTRO QUESTE NORME’ ED E’ APOTEOSI. VIDEO

0

Ovazione per Vincenzo De Luca alla VII assemblea Anci giovani che si è aperta oggi a Salerno. Di fronte ad una platea di sindaci ed assessori ed osservato in prima fila da un ministro (De Vincenti) più interessato a capire e comprendere ‘dal vivo’ ogni sfaccettatura dell’imprevedibile presidente della Regione Campania, da par suo eccita il pubblico riuscendo a dire esattamente ciò che i giovani amministratori vogliono sentire. Che in parte, forse, sono venuti a Salerno da tutt’Italia proprio per ascoltare l’intervento più atteso. E De Luca non li delude. “La reintroduzione del reato di abuso in atti d’ufficio rischia di essere il punto di caduta di tutti i processi di trasformazione urbana. Con 200mila tra leggi e regolamenti è quasi inevitabile, per un amministratore locale, incorrere in un abuso d’ufficio” e giù i primi convinti applausi. “E’ necessario fare una netta distinzione tra le responsabilità degli uffici e quelle degli amministratori che non hanno l’obbligo di verificare la legittimità tecniche quando ricevono atti corredati da tutte i pareri positivi necessari. Sarebbe grave se un sindaco volesse, invece, intervenire proprio sui pareri”. Applausi più convinti. De Luca si gasa è cala l’asso: “Voi giovani dell’Anci dovete fare la guerra contro queste norme. Nel prossimo consiglio nazionale fate approvare la necessità di rivedere queste norme. Così come da rivedere è la legge Severino, una norma a favore della casta parlamentare e di governo – scusami non ce l’ho con te, Claudio (De Vincenti, ndr)  – che pone su un livello di diritto più basso gli amministratori territoriali, quelli che nei loro Comuni sono a stretto contatto con i cittadini. Vergognatevi! (più volte ripetuto, ndr)”. E qui scatta l’apoteosi. Con De Vincenti in un riflessivo silenzio…

Condividi.

Lascia un commento