Arresti, denunce, sequestri. Gli ultimi ‘colpi’ di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza

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Polizia. Torino, straniero si denuda davanti a donne e bambini. Arrestato – E’ accaduto al parco Ruffini, davanti agli occhi di numerosi bambini e le rispettive mamme e nonne, incredule di ciò che stava accadendo. Si tratta di atti osceni in luogo pubblico. L’uomo, un cittadino straniero di 56 anni, dapprima ha fatto abuso di alcool, riversando tetrapak vuoti sul prato, poi si è denudato delle parti intime mettendo in mostra l’apparato genitale. Gli agenti della Squadra Volante, durante il normale servizio di controllo del territorio, stavano transitando in corso D’Albertis quando una donna ha richiamato la loro attenzione. Numerose le testimonianze. I poliziotti sono riusciti subito a rintracciare il soggetto. Il cinquantaseienne, con numerosi precedenti contro la persona e contro il patrimonio, è stato arrestato dagli agenti delle volanti.

Polizia. Torino, maghrebino arrestato per rapina – In via Berthollet angolo via Saluzzo un uomo è stato avvicinato da un cittadino, di origini magrebine, che gli ha chiesto di regalargli delle monete. Al suo rifiuto, lo straniero gli si è scaraventato contro, bloccandolo con le spalle al muro. Il ragazzo è riuscito a sottrarre alla sua vittima il telefono cellulare e alcune banconote, quest’ultimo è riuscito poi a scappare e ad intercettare poco dopo una volante in transito. Gli agenti della Squadra Volante, grazie alle descrizioni fornite, sono riusciti a fermare il ladro, che alla vista degli agenti si era intrufolato nel cortile di uno stabile. Il ventisettenne, con diversi precedenti penali, è stato arrestato per rapina e denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere, in quanto tra le sue tasche i poliziotti hanno rinvenuto un coltello multiuso.

Carabinieri. Taranto, 5 arresti, 10 denunce e sequestro di eroina in poche ore – 5 arresti e 10 denunce a piede libero sono il risultato di un servizio di controllo straordinario del territorio disposto dalla Compagnia Carabinieri di Taranto e finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in genere. Il Nucleo Operativo Radiomobile e le Stazioni di Taranto Principale, Taranto Centro, Taranto Nord, Taranto Salinella, Talsano e Leporano, nel corso di tale attività, in esecuzione di ordine di carcerazione hanno tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Taranto:
– un 41enne, tarantino condannato ad espiare mesi 9 e giorni 20 di reclusione perché riconosciuto colpevole di resistenza a Pubblico Ufficiale;
– un 68enne, tarantino condannato ad espiare anni 3 e mesi 6 di reclusione perché riconosciuto colpevole di reati contro la persona;
– un 49enne, tarantino, condannato ad espiare mesi 5 di reclusione perché riconosciuto colpevole di oltraggio a Pubblico Ufficiale e minaccia;
tratto in arresto e sottoposto alla detenzione domiciliare:
– un 23enne, tarantino condannato ad espiare anni 1 e mesi 2 di reclusione perché riconosciuto colpevole di furto aggravato;
– un 41enne, tarantino condannato ad espiare anni 1 e mesi 1 e giorni 23 di reclusione perché riconosciuto colpevole di ricettazione.
Nel medesimo contesto, sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 10 persone ritenute responsabili di diversi reati: 1 per violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro; 3 per furto aggravato; 2 per violazione degli obblighi inerenti la Sorveglianza Speciale di P.S. alla quale erano sottoposti; 1 per evasione; 1 per ricettazione e 2 per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Infine, sono stati segnalati alla competente Autorità amministrativa 2 soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti e, nella circostanza, sono stati sequestrati complessivamente gr. 1,5 di eroina che verranno inviati al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto per gli accertamenti quali-quantitativi.

 Carabinieri. Milano, arrestati cinque stranieri – Nelle ultime ore, i Carabinieri di Milano, costantemente impegnati nell’attività di controllo del territorio, hanno portato a termine 5 arresti nell’ambito del contrasto alla criminalità predatoria.
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione Milano – Crescenzago hanno tratto in arresto un 32enne cileno, autore del furto di un’autovettura. L’uomo, in Italia da appena 3 giorni, si era introdotto nella Volkswagen di un 40enne, lasciata dal proprietario con le chiavi inserite nel quadro, mentre quest’ultimo accompagnava i figli presso una scuola di via Bottego. Accortosi del furto dell’auto, la vittima ha rincorso a piedi il ladro, rimasto bloccato in via Padova a causa del traffico. La scena non è sfuggita a una pattuglia dell’Arma che è intervenuta bloccando il 32enne, finito a San Vittore.
I Carabinieri della Compagnia Milano – Porta Monforte, nel pomeriggio di ieri, hanno rintracciato e bloccato 3 donne, di 16, 24 e 30 anni, due delle quali già note alla Giustizia, domiciliate presso il campo nomadi di via Bonfadini, autrici della rapina di 250 euro ai danni di una 86enne che li aveva appena prelevati da uno sportello bancomat di via Caposile. Le 3 donne, una delle quali con un bambino in braccio, avvicinatesi alla vittima con la scusa di chiedere qualche spicciolo, la hanno strattonata impossessandosi del denaro che era riposto nella borsetta. Le richieste d’aiuto dell’anziana sono state udite da un carabiniere della Compagnia Milano – Porta Monforte, libero dal servizio, che non ha esitato a inseguire le donne indicate dalla vittima, fuggite in viale Molise a bordo di un tram. Vistesi braccate, le rapinatrici si sono disfatte del denaro, scendendo dal mezzo alla prima fermata utile e tentando di proseguire la fuga a piedi. A bloccarle sono stati gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia, immediatamente giunti su indicazioni del collega. Le due maggiorenni sono state quindi condotte a San Vittore, mentre la minore al Beccaria.
Infine, nella notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano, hanno tratto in arresto un 33enne gambiano, irregolare, autore in rapida successione di 3 rapine ai danni di altrettante ragazze di 24, 25 e 28 anni,  consumate  in pochi minuti nelle vie Morosini, Monte Nero e Anfossi. Il malvivente, in tutti e tre i casi, ha avvicinato le vittime, strattonandole e strappandogli di mano i rispettivi telefoni cellulari, dandosi alla fuga a piedi. Le immediate ricerche in zona, diramate dalla Centrale Operativa di Milano con la descrizione dettagliata del rapinatore, hanno consentito di bloccarlo in via Paullo, dove lo stesso cercava di nascondersi tra le auto in sosta, ancora in possesso della refurtiva, recuperata e subito restituita alle proprietarie. L’arrestato è stato quindi condotto a San Vittore, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Carabinieri. Roma, arrestato rapinatore marchiato ‘C’ – I Carabinieri della Stazione Roma San Giovanni hanno arrestato un romano cinquantenne ritenuto responsabile di aver commesso, lo scorso 8 marzo, una rapina a mano armata in una farmacia di via Corfinio, nel quartiere di San Giovanni.  Il rapinatore, a volto scoperto, dopo essersi finto un normale cliente interessato all’acquisto di occhiali da vista, aveva improvvisamente estratto una pistola e minacciato i dipendenti per farsi consegnare l’intero incasso giornaliero.
A tradire il malfattore, già sospettato di essere l’autore di un’altra rapina, perpetrata in una banca nel quartiere di Acilia una settimana prima, con il medesimo modus operandi, è stato il vistoso tatuaggio che ha sul collo, una lettera “C”.
Tatuaggio che ha permesso di dare immediato impulso all’attività investigativa dei Carabinieri che in poco tempo ed in coordinamento con la Procura della Repubblica di Roma, lo hanno assicurato alla giustizia in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.

Polizia. Taranto, sequestrati mitragliatrice da guerra, fucile e pistola –  Durante un mirato servizio volto al recupero di armi gli agenti della Squadra Mobile hanno ritrovato e posto sotto sequestro, in una pinetina ubicata all’ingresso di Via L. Ariosto al Quartiere Tamburi, una mitragliatrice pesante da guerra completa di treppiedi in ottimo stato di conservazione, un fucile moschetto “Mod 91” con calcio in legno ed una pistola a tamburo, priva però dello stesso tamburo. Tutte le armi sono state trovate  nascoste sotto un cespuglio e ricoperte da uno spesso telo di plastica. Indagini in corso per risalire a chi aveva la disponibilità delle armi trovate.

Polizia. Udine, arrestato stalker – Nelle ultime ore è stato arrestato D.B.S., 60enne udinese, per il delitto di stalking nei confronti di una donna 40enne. Non era la prima volta che l’uomo aveva manifestato atteggiamenti che limitavano la libertà della donna tradotti in telefonate assillanti, pedinamenti ed appostamenti all’esterno della sede lavorativa della stessa. In più episodi era intervenuta la Volante della Questura di Udine nei confronti dell’uomo che nel febbraio scorso aveva subito l’Ammonimento del Questore per i reiterati atti persecutori nei confronti della malcapitata. Ignorato il provvedimento a suo carico, il soggetto attendeva l’arrivo della donna presso la sede d’impiego, la quale, arrivata sul posto, ha subito chiamato l’intervento del personale della Questura. Immediatamente intercettato, gli agenti della Volante accompagnavano presso gli uffici della Questura il persecutore, che, tra l’altro, non manifestava alcuna intenzione di voler desistere dall’avvicinarsi e minacciare la vittima. Redatti gli atti dell’arresto, l’uomo veniva collocato presso la casa circondariale di Udine.

Carabinieri. Milano, Trovati in campo rom 1.4 milioni falsi – Nell’ambito dell’intensificazione dei controlli posti in essere dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano presso i campi nomadi della città e della provincia, nelle ultime ore i militari della Compagnia di Vimercate sono intervenuti presso l’insediamento di via per Trezzo, nella periferia cittadina, dove sono stanziati 3 nuclei famigliari di etnia rom. Il dispositivo dispiegato sul posto ha visto operare i militari della locale Compagnia coadiuvati dalle unità cinofile del Nucleo di Casatenovo (LC). Nel corso delle perquisizioni nelle baracche e nelle roulotte i Carabinieri hanno rinvenuto, all’interno di un caravan in disuso adibito a magazzino, una macchinetta contabanconote e una valigia contenente banconote false riportanti la dicitura “fac-simile” per 1 milione e 250 mila euro (in tagli da 500 e da 50), 130 mila franchi svizzeri (in tagli da 1.000) e 30 mila dollari americani (in tagli da 100). Sono in corso accertamenti per risalire alla proprietà delle banconote, alla loro provenienza e destinazione. Nel corso delle operazioni sono state identificate 15 persone (5 uomini, 2 donne e 8 minori), delle quali 3 già note alla Giustizia, e verificata la documentazione di bordo di 5 veicoli e 4 roulotte.

Polizia. Gallarate, allontanato marito da casa coniugale – Gli uomini del Commissariato della Polizia di Stato di Gallarate hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura coercitiva dell’allontanamento dall’abitazione familiare in capo ad un uomo quarantenne pluripregiudicato. La misura cautelare richiesta dal Sostituto Procuratore Dottoressa Maria Cardellicchio ed emessa dal GIP presso il Tribunale Dottoressa Nicoletta Guerrero scaturisce da un contesto di maltrattamenti in famiglia posti in essere dall’uomo nei confronti della moglie sin dal 2015. Proprio a causa di tali vessazioni la coppia era giunta a separazione, ma l’uomo pur in presenza di un provvedimento di omologazione della separazione, non aveva mai lasciato il tetto coniugale, continuando a mantenere un comportamento molto violento nei confronti della donna ed anche del loro figlio minore. La donna esasperata e terrorizzata dalla situazione in cui era caduta, ad inizio anno ha trovato il coraggio di rivolgersi alla Polizia recandosi al Commissariato Gallaratese dove a più riprese i poliziotti l’hanno ascoltata e raccolto gli elementi di reato, dettagliatamente comunicati alla Procura della Repubblica di Busto.

Carabinieri. Roma, arrestati due ‘coltivatori diretti’ di cannabis – Due fratelli di Monte Compatri di 20 e 23 anni e un loro “socio” di Rocca Priora di 22 anni sono sati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Rocca Priora con l’accusa di detenzione e produzione di sostanze stupefacenti. I ragazzi avevano dato vita, nella casa dei fratelli, ad una fiorente attività di coltivazione di marijuana grazie ad una serra “speciale” in grado di provvedere autonomamente alle esigenze delle piante. I giovani, evidentemente appassionati di domotica, avevano non solo allestito la “solita” tenda da campeggio schermata internamente a mo’ di serra, ma l’avevano dotata di impianto di irrigazione, ventilazione e illuminazione completamente indipendenti e, addirittura, di un sistema di videosorveglianza grazie ala quale i “coltivatori diretti” potevano seguire a distanza le fasi di crescita della cannabis. L’attrezzatura è stata interamente smantellata e sequestrata insieme a 40 grammi di marijuana già pronta per essere venduta e contenuta in un barattolo, 6 piante in accrescimento alte 1,5 mt. e una decina di dosi di hashish. I giovani sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

Polizia. Fiumicino, arrestato rapinatore di tabaccheria – A marzo aveva tentato di rapinare una tabaccheria a Fiumicino, ma non c’era riuscito grazie alla reazione del titolare e di un cliente che gli avevano lanciato, per difendersi e per metterlo in fuga, una sbarra di ferro ed un bastone. Il giovane si era poi allontanato, dopo aver scagliato violentemente contro di  loro un coltello sequestrato poi dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Fiumicino e del reparto volanti intervenuti sul posto. Supportate  dalle immagini del sistema di video sorveglianza dell’esercizio commerciale, erano scattate immediatamente le indagini, coordinate dal dirigente del commissariato dottoressa Laura Petrone. Diversi gli elementi emersi dalla visione delle telecamere, sui quali gli agenti hanno potuto lavorare: vistose scarpe da ginnastica di un verde acceso con strisce bianche, jeans blu scuro, volto scavato, carnagione olivastra, naso aquilino, corporatura esile, 30 anni circa, questo l’identikit a disposizione degli investigatori e degli agenti impegnati quotidianamente nel controllo del territorio. Ed arriviamo a ieri, quando gli agenti della Polizia di Stato appartenenti agli stessi uffici che avevano fatto il primo intervento, nel corso del normale servizio di pattugliamento del territorio, sono riusciti a riconoscere, tra il gruppo di ragazzi fermati nei pressi di un bar a Fiumicino, proprio l’autore della tentata rapina in tabaccheria. Ulteriori riscontri investigativi sono poi arrivati dalla perquisizione nella sua abitazione, dove gli agenti hanno rinvenuto oltre alle scarpe da ginnastica anche i pantaloni utilizzati nella tentata rapina. 29 anni, bolognese di origine e con diversi precedenti di polizia, O.K. queste le sue iniziali, dopo gli accertamenti di rito, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per il reato di tentata rapina aggravata ed associato presso la casa circondariale di Civitavecchia.

Carabinieri. Bari, arrestato rapinatore (minorenne) di sale scommesse – È stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Carabinieri di Sannicandro (BA) un diciassettenne responsabile di rapine alle sale scommesse. Il ragazzo è accusato di rapina, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e porto abusivo di armi. Le indagini svolte, supportate anche da attività tecniche, hanno raccolto importanti elementi di responsabilità nei confronti del minorenne ritenuto responsabile di ben due colpi messi a segno in due sale scommesse nel Comuni di Laterza (TA) e Santeramo in Colle (BA). I fatti, che risalgono al mese di ottobre scorso,  hanno visto protagonisti due soggetti che, con il volto coperto da passamontagna e da una maschera, facevano irruzione in due sale scommesse “Intralot” e “Punto Snai” e sotto la minaccia di una pistola si impossessavano della somma di 7000 Euro presso il centro scommesse Intralot di Laterza e ben 12000 Euro presso il “Punto Snai” di Santeramo in Colle. A seguito del piano antirapina predisposto dal Comando Provinciale di Bari e l’attivazione delle tempestive indagini dei Carabinieri di Laterza veniva recuperato dai Carabinieri di Sannicandro di Bari uno smartphone che era stato derubato durante la rapina a Laterza e abbandonato nelle campagne di Sannicandro. Proprio seguendo le tracce lasciate da chi aveva abbandonato il telefonino, si poteva risalire ad un giovane del posto sul quale si sono concentrate le successive indagini. Proprio partendo da queste indagini si è potuto raccogliere i gravi indizi di colpevolezza a carico del minorenne che, a seguito di una successiva perquisizione, è stato trovato in possesso di passamontagna, maschere, nonché di una replica di una  pistola perfettamente simile ad un’arma vera, unitamente anche a sostanze stupefacenti. Tutti gli elementi raccolti, forniti all’Autorità Giudiziaria, hanno permesso di attribuire al ragazzo la responsabilità per le due rapine effettuate in Laterza e Santeramo, mentre sono ancora in corso le indagini per identificare il suo complice e per verificare il loro coinvolgimento in altri analoghi episodi verificatisi nella provincia di Bari negli ultimi mesi. Il ragazzo è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso la Procura della Repubblica per i minorenni e condotto presso una comunità di recupero in detenzione domiciliare.

Guardia di Finanza. Nocera Inferiore, 10 lavoratori in nero/irregolari – Nell’ambito dei controlli volti al contrasto dello sfruttamento del lavoro sommerso, le Fiamme Gialle di Nocera Inferiore hanno individuato nel territorio del comune di Nocera Inferiore un’attività di call center che si avvaleva di personale in nero o irregolare. Nel corso dell’intervento è stata accertata la presenza nel locale di 20 lavoratori dipendenti dei quali 5 completamente in nero e 5 irregolari, in quanto inquadrati con un contratto di collaborazione pur svolgendo a tutti gli effetti le mansioni di dipendenti. Il titolare dell’attività, di nazionalità straniera, è stato deferito all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno, competente per l’irrogazione della cd. “maxi-sanzione” e per il recupero dei maggiori contributi dovuti e non versati. Come noto l’irregolare impiego di lavoratori si traduce inevitabilmente in effetti negativi sull’intera collettività a causa del mancato introito da parte dello Stato degli oneri fiscali, assicurativi e previdenziali, alterando inoltre la leale concorrenza nel settore, a discapito degli imprenditori onesti. In tale quadro, pertanto, s’inquadra l’attività operativa svolta dalla Guardia di Finanza.

Guardia di Finanza. L’Aquila, truffa sui fondi post-terremoto. 420mila euro sequestrati e 5 denunce – In questi giorni, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila hanno eseguito una serie di sequestri di disponibilità finanziarie e di beni immobili per un valore di circa € 420.000 emessi dalla locale Autorità Giudiziaria nei confronti di cinque soggetti responsabili di aver indebitamente conseguito contributi per la ristrutturazione e riparazione di unità abitative danneggiate al sisma del 2009. Le misure cautelari eseguite giungono al termine di numerose indagini di Polizia Giudiziaria eseguite nell’ambito di una più vasta attività investigativa avviata su scala provinciale e finalizzata al contrasto del fenomeno dell’indebita percezione delle provvidenze pubbliche destinate alla ricostruzione degli immobili lesionati dal terremoto. Più in particolare le indagini consentivano di individuare 5 soggetti che attraverso false autocertificazioni avevano percepito contributi per un importo pari ad euro 420.000 non dovuti, in quanto utilizzati per la riparazione/ricostruzione di immobili destinati ad usi diversi dall’abitazione principale. Tali condotte, integrando gli estremi del reato di cui all’art. 316 ter C.P. (Indebita percezione di erogazione a danno dello Stato), portavano all’esecuzione dei detti provvedimenti di sequestro per un ammontare complessivo pari alle somme indebitamente percepite dagli indagati. Sequestri eseguiti dalle Fiamme Gialle a seguito di articolati accertamenti di natura patrimoniale finalizzati a ricostruire e quantificare i beni e le disponibilità finanziarie riconducibili ai beneficiari dei contributi. L’operazione di servizio svolta testimonia la crescente attenzione posta dalla Guardia di Finanza nel contrasto ad ogni forma di spreco di risorse pubbliche, anche attraverso forme serve più virtuose di collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e gli altri organismi di vigilanza.

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