Detenuti ammanettati sfilano in piazza. Immagini-choc e dubbi sulla sicurezza – VIDEO

0

Poco dopo le ore 12: una decina di detenuti lascia il Tribunale di sorveglianza dopo l’udienza mattutina. Il plotoncino esce dall’ingresso principale e raggiunge il pullmino della Polizia Penitenziaria – tra l’altro con un vetro rotto riparato alla men peggio – che lo scorterà fino al carcere di Fuorni. I detenuti sono ammanettati e scortati dagli agenti, tra cui una poliziotta. Tutto secondo prassi. Com’è prassi che, molto spesso durante la settimana, la scena si ripeta nella piazza più centrale di Salerno (XXIV Maggio) e che i detenuti ammanettati e le guardie che li scortano spesso debbano stare attenti a non inciampare nei passeggini, nelle sporte della spesa delle signore, agli anziani sulle panchine, agli studenti che legittimamente affollano quello spiazzo pedonale. Il Tribunale di Sorveglianza è allocato all’interno dell’edificio pentagonale, aurico esempio di architettura del ventennio, che ospita una serie di scuole (medie e superiori), al centro della città, sulla nevralgica via Dei Principati. Tutt’attorno palazzi, attività commerciali, studi professionali e le due fermate dei bus più affollate della città. Nonostante il pieno rispetto delle procedure previste dal regolamento da parte della Polizia Penitenziaria, quel che accade non sembra appartenere alla sfera della normalità per una serie di motivi.

Sicurezza – Come si nota, chiunque può liberamente avvicinarsi e tentare una violenza nei confronti dei detenuti (es. parenti di eventuali vittime ecc…) o degli agenti che li scortano. In tal senso un’azione pianificata, organizzata e violenta – ad esempio ai fini di un’evasione – non troverebbe opportuna opposizione. I poliziotti sono impegnati nella scorta dei detenuti e, almeno in questo caso, risultano essere in numero inferiore agli stessi carcerati.

Sensibilità – La scena di uomini ammanettati potrebbe urtare quella di molte persone (bambini, anziani ecc…) che potrebbero, passando per l’ex Piazza Malta, incrociare uomini e donne in manette.

Privacy – I volti dei detenuti sono scoperti e visibili da chiunque volesse fermarsi ad osservare.

Informalmente qualcuno tra gli ‘addetti ai lavori’ sussurra che queste scene si ripetono in molte città italiane. Il che appare piuttosto come un’aggravante per l’amministrazione della giustizia. A Salerno il problema potrebbe essere risolto con l’entrata a pieno regime della Cittadella giudiziaria.

Condividi.

Lascia un commento