‘Biostimolazione del volto mediante onde d’urto’ ma anche ‘terapia combinata di biostimolazione iniettiva di poliribonucleotidi alternata a trattamento con dermapen con veicolazione di PDRN’. Ancora: ‘carbossi ed ossigenoterapia per un nuovo approccio contro il dolore’. Sono state queste alcune delle innovative tecniche, metodiche e trattamenti mostrati dal pool di medici e dottori convogliati al centro estetico di Massimo De Maio chirurgo specializzato in medicina estetica e dermatologia nell’ambito dell’opening party ‘definire la bellezza’ svoltosi giovedì sera nello studio di via Cacciatore a Salerno. Appuntamento di formazione ed informazione seguitissimo: con Massimo De Maio i colleghi Claudio D’Amore, biologo della società elettromedicale ‘Globuli Rossi’; Deborah Subissati, chimico farmaceutico e docente di cosmetologia presso l’Università di Camerino e la consulente di bellezza Federica Ruocco esperta di camouflage, di tecniche di estetica avanzata e specializzata nel trucco oncologico. Con la complicità delle persone che volentieri hanno accettato di sottoporsi ai trattamenti, la formazione è pienamente riuscita tanto da attirare continuativamente l’attenzione dei numerosi presenti per circa tre ore. Tempo durante il quale i medici, anche attraverso l’interlocuzione diretta con gli ospiti, hanno spiegato – step by step – ogni procedimento, farmaco, azione e reazione Giornata che De Maio riassume con la frase-motto: “Il mio compito è insegnare ad interpretare, rispettare e valorizzare la pelle che indossi”. Aggiunge: “L’incontro intendeva infondere sicurezza attraverso la correzione dell’azione del tempo. Abbiamo mostrato trattamenti con il Mesobotox; le nuove tecniche di correzione con i filler; la biostimolazione, la biorivitalizzazione; l’azione e l’uso dei cosmeceutici per nutrire la pelle e prolungare gli effetti di trattamenti estetici; il camouflage per correggere gli inestetismi del volto; la nuova carbossiterapia; le onde d’urto per il trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate e l’azione del personal training come integrazione delle metodiche estetiche”. Sull’incidenza del fenomeno: “La donna che va dal chirurgo estetico ha età media tra i 35 e i 55 anni e si informa su tutti gli ultimi ritrovati in materia di chirurgia estetica. Gli interventi più richiesti riguardano la mastoplastica additiva (l’incremento del volume del seno), la blefaroplastica (per ringiovanire palpebre e occhi) e la rinoplastica (per rimodellare il naso, eliminando gobbe e altri elementi antiestetici). Il 7,6% delle donne italiane ricorre regolarmente a trattamenti di bellezza e a interventi di medicina estetica. A Salerno la forbice è un po’ più ampia: l’età di base è più bassa per quanto riguarda le terapie correttive del volto e del corpo, probabilmente perché ormai si sente sempre più l’influenza dell’aspetto fisico in ogni contesto socio culturale. Qui la fascia di età va dai 21/22 anni ai 70. Le richieste riguardano soprattutto miglioramenti e terapie correttive del volto e della cellulite (PEFS) e l’utilizzo di nuove terapie estetiche basate sulla biorivitalizzazione biostimolazione e correzione dei volumi del volto. La mininvasività, l’assoluta mancanza di dolore e la chirurgia aperta sono i cardini che indirizzano le pazienti verso gli studi che adoperano tecniche all’avanguardia”.
Medicina estetica: a lezione dal chirurgo tra onde d’urto e ossigenoterapia – 4 VIDEO
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