Apertura parchi, ISS frena: “Virus c’è, bimbi boomerang per nonni”

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16 aprile – Calano l’incremento giornaliero dei decessi (525, stesso numero del 5 aprile, il secondo miglior risultato dal 20 marzo) e – per il tredicesimo giorno consecutivo – il numero di ricoverati in terapia intensiva: i 2.936 letti occupati determinano il margine di decremento giornaliero maggiore in assoluto (-143). Sostanzialmente stabile l’incremento quotidiano dei nuovi positivi (1.189, ieri erano 1.127). In termini assoluti, il conteggio attesta il numero delle vittime a 22.170; i positivi attivi a 106.607; i guariti a 40.164 (solo oggi sono stati 2.072).

Silvio Brusaferro, presidente Istituto Superiore Sanità: “Trend discendente anche nelle regioni in cui il virus ha circolato di più; il Comitato Tecnico Scientifico sta analizzando tutte le varie opzioni della fase-2 per mantenere sotto il livello minimo la propagazione dell’infezione. Va detto che il 90% della popolazione italiana è suscettibile di contagio”. Su riapertura parchi e vacanze al mare: “Bisognerà muoversi in maniera graduale, monitorando tutte le evoluzioni ben sapendo che, in una fase in cui il virus non è stato ancora sconfitto, i bambini possono essere un boomerang per i nonni. Una vacanza sulle cime delle Dolomiti ha un fattore di rischio inferiore ad una in un luogo affollato. Le scelte devono tenere conto dei fattori di trasmissione”.   

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