Lockdown, boom per trading online e criptovalute

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Complice il lockdown – che ha tenuto continuativamente incollati agli schermi di pc e smartphone milioni di persone -, una fortunata serie Tv e l’ambizione di cambiare in meglio la propria vita, sembra esserci stato in Italia uno sviluppo esponenziale del trading online. Azioni, futures, titoli di stato e derivati, cambi valute (il Forex), materie prime, criptovalute, (come fa cripto engine), indici di Borsa, obbligazioni, fondi ETF e altro ancora: tutti gli strumenti finanziari negoziabili sono oggetto di attenzione da parte di chi, per passione o per diletto, ha iniziato a fare trading con l’obiettivo di fare profitto negoziando sulle variazioni dei prezzi di mercato, tramite i CFD, ossia strumenti finanziari che replicano l’andamento di un asset e consentono al trader di negoziare sul suo valore senza acquistarlo fisicamente. Premesse e promesse sono accattivanti: messaggi del tipo “puoi trasformare le tue previsioni di mercato in risultati economici, operando comodamente dal tuo computer o dal tuo smartphone” oppure “per imparare a fare trading online avrai a disposizione una piattaforma di trading, una guida, il nostro tutorial e le nostre simulazioni” inducono a tentare di entrare in un mondo aperto a tutti e potenzialmente remunerativo. Mondo in cui però la differenza la faranno le competenze, la scaltrezza, la conoscenza, l’esperienza.

Il meccanismo è semplice, come sanno tutti coloro che con il TOL (trading online) hanno avuto un approccio più o meno intenso, più o meno sporadico. Scelto l’interlocutore – dovrà essere un broker online riconosciuto e regolamentato  –, si otterranno i codici di accesso alla piattaforma ed il software fornito gratuito che consente di piazzare gli ordini sul mercato. Per operare bisognerà aprire il ‘conto di trading’; questo è un passo essenziale per avere accesso alla negoziazione vera e propria sugli strumenti finanziari che il broker mette a disposizione. La scelta del broker è dirimente: è sul portafoglio-clienti di questo operatore, infatti, che l’azione del trader si concentreranno. Quindi il broker che offrirà – ad esempio – azioni Amazon permetterà di negoziare sul titolo Amazon al rialzo (buy) o al ribasso (sell). Nel primo caso il trader agirà, al fine di generare plusvalenze, se prevede che il prezzo salirà; al contrario venderà (o tenterà di farlo) se crede che il prezzo è destinato a scendere. Il trader impegna soldi suoi, quindi scommette accettando il rischi (le perdite) e vantaggi (i profitti) dell’operazione; entra in un mercato sul quale – con le sue scelte unite con quelle di milioni di altri traders – incide in termini di influenza. Cruciale è la funzione del CFD, gli strumenti finanziari con i quali si opera sulle piattaforme di trading. Attraverso il loro utilizzo non si acquistano azioni ma si negozia sul loro valore. Si può negoziare al rialzo e al ribasso sulle azioni di un determinato titolo e su tutti gli altri asset dei mercati finanziari (euro dollaro, oro, petrolio, bitcoin ecc.). L’analista finanziario Stefano Masullo, autore dell’e-book ‘Alternativa al materasso’ cita un proverbio cinese che ben racchiuderla filosofia del trading: “I veri professionisti o saggi come recita il vecchio proverbio cinese dice Masullo – sono coloro che fanno oggi ciò che lo stolto fa tre giorni dopo”.

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