I torti arbitrali subiti dalla Salernitana allo Stadium pesano sul risultato ben più del dibattuto gol-non gol di Milik. Il rigore solare non assegnato per fallo di Bremer su Piatek al terzo minuto avrebbe probabilmente meglio indirizzato la gara. Il mancato fischio per fallo di Quadrado sulla nuca di Candreva ha dato il là all’assegnazione del rigore che, seppur parato da Sepe, ha determinato il pareggio di Bonucci.
Infine il surreale dibattito sulla posizione di Candreva che promette di superare per intensità e durata di quelli sul gol di Turone o del fallo/non fallo Iuliano-Ronaldo.
L’inferno mediatico che si è scatenato dimostra subito una enorme disparità di valutazione. Con i due episodi arbitrali a favore del Monza a Lecce (con tanto di durissimo sfogo del presidente salentino), ad esempio. Episodi pressoché scomparsi dalle tribune calcistiche nazionali. Al pari, relegati a cronaca residuale sono stati i falli subiti da Piatek e Candreva.
Alla storia Juve-Salernitana passerà per il presunto errore del Var. ‘Presunto’ perché, non avendo nella propria disponibilità le immagini, il Var non ha potuto tracciare le linee sui piedi di Candreva lasciando alla geometrica interpretazione di chiunque i fotogrammi strappati dai video amatoriali di chi era nella tribuna laterale bianconera.
A seconda che si fosse di fede juventina o avversa, le linee hanno raccontato verità diverse. Tutte valide “fino a prova contraria”. Legittima la tesi di chi ritiene il gol valido, legittima quella di chi ritiene Bonucci in fuorigioco (il tentativo di colpire la palla disegna una partecipazione attiva all’azione).
Di mezzo c’è la Salernitana. Per difendere il cui 2-2 sul campo della odiatissima Juve, entrano nel dibattito i napoletani. Sembra allora rivivere nel calcio il motto di vita “i panni sporchi si lavano in famiglia. Fuori dimostriamoci compatti”.
In serie A è una regola che potrebbe avere il suo grande peso. Napoli ha scoperto di avere nella vicina Salerno una alleata calcistica. E viceversa. Vuoi vedere che i vantaggi sono superiori agli svantaggi? In fin dei conti, la civiltà ellenica prosperò grazie ad una acerrima rivalità tra Sparta e Atene soppiantata dalla ferrea alleanza a fronte di minacce di invasioni esterne.
Non solo i tifosi azzurri: anche blog e organi di informazione partenopei sembrano ‘difendere’ la Salernitana. La sensazione è che se da Roma in giù il fronte calcistico fosse compatto allorquando c’è da arginare lo strapotere del nord, l’Italia pallonare potrebbe capovolgersi. E, fatta salva l’adrenalina dei derby, da questa parte dello stivale converrebbe proprio a tutti.
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