Merchandising, così valorizza il brand e fa aumentare le vendite

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Il merchandising è l’elemento maggiormente strategico per il marketing. Si tratta di una pervicace tecnica comunicativa che – creando una ‘atmosfera unica’ – tende ad affermare identità e valori del brand ed a valorizzare le migliori caratteristiche del prodotto.

Il tutto per accrescere le possibilità di vendita e rendere soddisfatto il cliente. Spesso persuaso a voler ripetere l’esperienza.

Il merchandising è, quindi, quella tecnica che trasforma il processo d’acquisto da ‘freddo’ a ‘caldo’ tramutando l’esigenza di acquisto in un’esperienza piacevole e di relax che coinvolga tutti i cinque sensi.

Se il merchandaising mira così a cogliere l’attenzione del futuro compratore, è il prodotto accattivante che riesce ad imprimere – in maniera decisiva e determinante – valore alla sua strategia.

Quali sono, allora, gli elementi che rendono un prodotto – come ad esempio uno shopper bag – od un servizio davvero interessante per gli streghi del merchandising personalizzato?

Certamente la caratterizzazione sostenibile ed equo-solidale, il rapporto qualità-prezzo, il messaggio di innovazione che viene trasmesso e, nel fruitore, la immediata percezione della soluzione di un problema o della limitazione di una difficoltà. 

Il potenziale compratore dovrà sentirsi a suo agio. Percepirà, netta, la sensazione che, nella ricerca dell’acquisto di un prodotto, è costantemente coccolato.

Nel negozio fisico, ogni angolo sarà studiato per accoglierlo in un percorso di esplorazione della merce in un accompagnamento delicato, ai limiti del sensoriale, in grado di condurre ad un acquisto che non sia mai percepito come una imposizione.

Tutto dovrà rispondere ad una logica ben studiata: dall’arredamento alla disposizione dei prodotti passando per organizzazione degli spazi e, nelle boutique e nei negozi di abbigliamento, fino alla collocazione dei camerini secondo schemi precisi e studiati.

Una delle regole del merchandising detta che il cliente sia accompagnato a vivere una vera e propria ‘esperienza’ d’acquisto, fidandosi sin da subito delle persone e delle merci, invogliato a vedere quanti più prodotti in esposizione.

Nulla viene lasciato al caso: il vistual merchandising è una “strategia di commercializzazione basata su stimoli sensoriali” e la figura professionale che di ciò si occupa è il visual merchandiser.

Una buona strategia di merchandising si basa sul creare uno spazio di fiducia e di tranquillità in cui compiere le proprie scelte prima ed i propri acquisti poi, senza sentirsi osservati o controllati.

L’allestimento è sapientemente organizzato affinché il consumatore possa vivere una full immersion in quel brand. Il cliente sarà attratto all’acquisto da una serie di stimoli visivi ma anche olfattivi, gustativi e tattili. Il negozio giusto avrà allora la insegna accattivante, sarà arredato con il gusto, lo stile e la coerenza dei prodotti che vende, avrà colori, immagini e fragranze specifici.

Quando la tecnica del merchandising è applicata online, le potenzialità di vendita aumentano. La rete è divenuta scelta strategica per numerosissime aziende. Essa permette di rinforzare la relazione con i followers; aiuta la community a sentirsi unita e a riconoscersi come gruppo; permette al logo, e quindi al brand, di arrivare in luoghi dove non sarebbe arrivato con la pubblicità classica ed attiva il processo di comunicazione tra clienti: il messaggio trasmesso da un fan è molto più convincente di quello che arriva da un canale pubblicitario. Regola che vale per ogni prodotto. Che sino grembiuli personalizzati o anelli preziosi.

Se i negozi fisici di merchandising esistono soprattutto per rinforzare la reputazione del brand di aziende con un mercato già forte, gli e-commerce che vendono prodotti brandizzati sono invece molto comuni e alla portata anche di chi è all’inizio della propria attività.

Anche in questo caso prodotti e messaggio dovranno essere interessanti e coerenti con i valori del lavoro proposto. Ad esempio, a fronte della promozione di messaggi ecologici le magliette da vendere dovranno garantire una filiera sostenibile.

Scelta la piattaforma, la buona organizzazione di un negozio passa per la gestione del magazzino che dovrà avere disponibile la merce da spedire a seguito degli ordini online. Il che significa procedere con etichettature, packaging e confezionamenti, servizio di corriere affidabile e preciso, transazioni, ricevute e contabilità. Fondamentale sarà l’assistenza clienti per conservare il buon rapporto con il pubblico.

Tra i vantaggi di gestire un proprio e-commerce c’è quello di poter prendere tutte le decisioni su prezzi, costi e guadagni.

Infine esistono siti print on demand per la selezione di oggetti senza marchio da personalizzare caricando online logo e grafica. In questo caso il merchandising sarà molto simile a quello dei competitor e, a fronte di un’idea originale, nessun designer aiuterà a svilupparla.

 

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